Per la realizzazione della rete in 7.300 Comuni. "Si realizza finalmente una strategia nazionale", ha commentato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli
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Strada in discesa per la realizzazione della rete a banda ultralarga in 7.300 Comuni. Stato e Regioni hanno trovato l'accordo per la distribuzione dei fondi: 3 i miliardi di euro finalmente sul piatto per l'infrastruttura pubblica nelle aree in cui i privati non sono interessati a investire. "E' una giornata importante" in cui si realizza "finalmente una strategia nazionale", ha commentato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli.
Un risultato inedito - I fondi "sbloccati" sono necessari per costruire la rete, da qui al 2020, a beneficio di circa 18 milioni di italiani delle zone "a fallimento di mercato", ovvero dove gli operatori hanno dichiarato di non volere investire in fibra. La proprietà della rete sarà affidata alle Regioni. Gli operatori potranno usarla, in affitto, per offrire i servizi agli utenti. Un risultato inedito: l'ultima rete completamente pubblica è stata la Sip.
La Conferenza Stato-Regioni ha trovato la quadra anche grazie a 1,1 miliardi ulteriori che il Cipe assegnerà entro il 30 aprile al Sud e che non saranno necessariamente destinati alla banda ultralarga, ma potranno essere spesi anche per altre opere infrastrutturali. Alla fibra vera e propria, invece, saranno destinati per il momento circa 3 miliardi e non 4 come inizialmente previsto.
I fondi - I fondi messi a disposizione comprendono 1,557 miliardi di euro nazionali, ai quali si aggiungono 1,6 miliardi di euro di fondi europei regionali (Cipe), disponibili già dal 2014 ma "congelati" in attesa di un piano nazionale compiuto. Ci sono inoltre 233 milioni di euro del cosiddetto "Pon imprese e competitività".
Verso l'ok dell'Europa - "E' stato un lavoro intenso che ha visto una condivisione piena. L'accordo serve al Paese per dare competitivita' e creare nuovi posti di lavoro", ha commentato il presidente della Conferenza, Stefano Bonaccini. Raggiunto l'accordo con le Regioni, adesso manca solo il via libera dell'Europa, che Giacomelli si attende entro "pochi giorni". Fra "qualche settimana" potranno quindi partire i bandi di gara che, come noto, verranno gestiti da Infratel.