Berlusconi parla di musica e reality
Un Berlusconi rilassato e colloquiale parla dei suoi gusti musicali e televisivi in un'intervista radiofonica. A Radio 105 il premier si è svelato romantico, appassionato di Sanremo, e si è detto "deluso" dai testi musicali delle passate edizioni del festival, a suo parere poco "poetici" e avari di emozioni. Non come Frank Sinatra, tra i suoi interpreti preferiti. Il premier ha anche fatto incursioni, anche se brevi, in campo politico.
Da Sanremo a Sinatra
Berlusconi ha dichiarato di seguire, compatibilmente con gli impegni di lavoro, il festival della canzone italiana: "E' una tradizione", ha affermato. Anche se ha immediatamente aggiunto, "sono piuttosto deluso dai testi degli ultimi festival. Non mi sembra ci sia un grande apporto di poesia nella generalità delle canzoni. Poi ce ne sarà anche qualcuna abbastanza bella, ma io ne ho sentito poche che mi hanno colpito per intensità ed emozioni. A regalargliene, c'è però Frank Sinatra. "Sono un romantico", ha sottolineato.
"Un reality? Palazzo Chigi basta e avanza"
"Non parteciperei a nessun reality show...quello che mi vede protagonista ogni giorno a Palazzo Chigi mi basta e mi avanza...anche se l'Isola dei famosi sarebbe per me una vacanza - ha dichiarato - quindi da questo punto di vista sicuramente direi di si', ma non con una telecamera sul collo...".
Tra canzoni e barzellette
Berlusconi auspicherebbe che qualcuna delle 50 canzoni scritte insieme a Mariano Apicella possa essere ospitata nelle radio private. Il presidente del Consiglio ha citato il titolo di uno degli ultimi cd, "Samba in napoletano", inciso insieme al suo amico posteggiatore. E ha intonato la prima strofa di "Cioccolato e cafè". Il premier si è anche espresso sulle barzellette che lo prendono di mira. "Sono assolutamente divertenti - ha detto -. La gran parte sono carine e positive, poi ce n'è qualcuna insolente. Comunque per quanto riguarda queste storielle non mi posso proprio lamentare. Pensate che ne ho inventata qualcuna anche io...".
Tifoserie calcistiche e Torino 2006
Per Berlusconi non tutti gli striscioni esposti negli stadi italiani sono da condannare. Secondo il premier molti sono "ironici e intelligenti" e permettono ai tifosi di dare libero sfogo alla passione calcistica. "Non si devono fermare tutti gli striscioni - ha spiegato - Anche se non bisogna mai lasciare spazio agli eccessi". A questo proposito, ha concluso, "l'ultimo decreto approvato ha dato alle forze dell'ordine gli strumenti per contrastare la violenza negli stadi". Un accenno anche alle Olimpiadi invernali di Torino, che per Berlusconi rappresentano una "bella vetrina" per l'Italia. Infine un auspicio: "speriamo che non ci siano inconvenienti".
Il duello con Prodi: "All'avversario la scelta dell'arma"
Berlusconi, in un eventuale duello con Romano Prodi lascerebbe al suo avversario "la scelta dell'arma". "Così come si conviene ad un vero gentiluomo...e mi sto riferendo a me stesso...", ha aggiunto - E' difficile che qualcuno mi possa mettere in difficoltà. Ho la coscienza tranquilla, abbiamo lavorato tanto al governo".
Informazione e disinformazione
"Da sinistra c'è una disinformazione sistematica e strutturale", ha dichiarato il premier, citando come esempio le critiche del Centrosinistra sulla riforma della scuola voluta dalla maggioranza. "La sinistra - ha rimarcato il presidente del Consiglio - ha messo in pratica la regola di sempre: ribaltare la realtà".
Il Ponte sullo Stretto
La costruzione del ponte sullo stretto di Messina, da solo, "creerà 15mila posti di lavoro". Il premier ha parlato di "un'opera di importanza vitale" che farà da "volano per per l'economia della regione e di tutto il paese". Il ponte, ha aggiunto, "renderà la Sicilia terra italiana al 100%". Si tratta di un progetto, ha concluso, "che era nei programmi della sinistra, ma che come tutto il resto è poi diventata carta straccia".