"Non c'è spazio di confronto"
"Io credo che né Prodi né nessuno di noi dovrebbe andare a discutere con Berlusconi in tv". Lo ha detto il presidente Ds, Massimo D'Alema. "Non c'è spazio di confronto con chi sceglie la via dell'insulto. Un'aggressione così violenta contro di noi serve a polarizzare su Forza Italia il voto di destra. Motiva i suoi e toglie voti a Fini e a Casini che pagano lo scotto della loro pavidità", ha aggiunto D'Alema.
Le affermazioni di D'Alema sono arrivate poche ore dopo quelle di Prodi, che invece si è detto disposto a un confronto in tv con il presidente del Consiglio.
"Berlusconi - ha detto D'Alema - ha scelto di trasformare la campagna elettorale in una rissa. Non possiamo seguirlo su questa strada". Immediata la risposta di Berlusconi: "'Di D'Alema non me ne frega niente".
Intanto, il presidente dei Ds si è detto sicuro che ormai si è "vicini a una svolta: io da 15 anni esercito una funzione primaria nel maggiore partito italiano, è tanto". "Se il centrosinistra vince le elezioni - ha aggiunto - si creano solide basi per la nascita e la crescita del partito democratico e si può prevedere un cambio generazionale ai vertici dei Ds".
"Noi non freniamo sul partito democratico, anzi - ha poi detto D' Alema - lo sottoponiamo al giudizio degli elettori e sappiamo che dal berlusconismo si esce con un sistema democratico forte e con partiti forti". D' Alema ha affermato che "dobbiamo fare qualche cosa di nuova anche con il mondo cattolico. Se il centrosinistra vince si apre una fase costituente che vedrà nella prossima legislatura la crescita del partito democratico. Se faremo gruppi unici alla Camera e al Senato getteremo le basi del partito".