"L'azionista deve scegliere in fretta o saranno guai - ha spiegato il ministro dei Trasporti -. Noi come governo ci siamo, ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità"
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"Il diritto alla mobilità dei cittadini di Roma, come anche dei milioni di turisti che la visitano e sostengono la sua economia, va garantito e per farlo c'è bisogno di un'azione forte e coraggiosa". Così Graziano Delrio, parlando di Atac, l'azienda di trasporto pubblico del Comune di Roma, e definendo il paragone con la vicenza Alitalia "pertinente": "Il rischio del dissesto finanziario è reale", ha quindi aggiunto il ministro dei Trasporti.
"La mobilità a Roma, la Capitale del nostro Paese, è una questione forse anche più seria e complessa - ha spiegato Delrio in un'intervista a "Il Messaggero" -. Il tempo non lavora a favore di chi deve decidere, cioè dell'azionista. Il rischio del dissesto finanziario è reale e non va sottovalutato. Già due manager hanno lasciato il campo e non vorrei che anche il terzo gettasse la spugna".
"Il governo fa la sua parte, ma ognuno si assuma proprie responsabilità" - "L'azionista deve scegliere in fretta o saranno guai, e lo dico tifando per Roma, facendo scelte gestionali e operative rapide. Noi come governo ci siamo, perché si tratta di una questione nazionale. Però ognuno deve assumersi le proprie responsabilità", ha chiarito Delrio. "Lo Stato sta facendo la sua parte da tempo. Contribuisce per 300 milioni all'anno al ripiano del debito di Roma e vi è una legge speciale per Roma Capitale".
"Pronti a dialogare su nuovi investimenti per trasporto pubblico di Roma" - "Il Comune ha fatto una richiesta di fondi al Mit per il rinnovo dei bus. Noi abbiamo messo in campo la più grande operazione di rinnovo del parco autobus mai fatta prima", ha quindi aggiunto il ministro. "Già 150 autobus sono arrivati a Roma con le decisioni della giunta Marino. Nella seconda metà di luglio Roma Capitale ha chiesto invece al Mit investimenti per il rinnovo del materiale rotabile delle metropolitane A e B per 500 milioni. E' una cifra molto consistente, ma sul tema siamo disponibili ad aprire un dialogo, per il bene dei cittadini romani già troppo provati da disservizi".