Per il leader della Lega i rincari sono "il prezzo della transizione green imposta a tappe e tasse forzate dalle Ue sulla testa delle azienda italiane che sono all'avanguardia"
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"Costruire una centrale nucleare in Lombardia? E che problema c'è? Ci sono centrali nucleari nei pieni centri storici di tante città". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ricordando "la presenza di centrali nucleari in tanti Paesi europei" e chiedendosi: "Ha senso andare ancora avanti così, importando l'energia elettrica e pagando la bolletta più cara?".
"La Svezia di Greta (Thunberg, ndr) ha 8 centrali - ha ricordato intervenendo a Radio Anch'io su Rai Radio Uno -. Ci sono centrali nei centri storici di grandi città: a Copenaghen c'è un termovalorizzatore in centro città, con una pista di sci. L'Italia è l'unico Paese del G8 senza nucleare, oggi sono funzionanti 128 centrali nucleari, di cui 58 in Francia".
Il segretario leghista ha sottolineato che l'aumento delle bollette "è il prezzo della transizione green imposta a tappe e tasse forzate dalle Ue sulla testa delle azienda italiane che sono all'avanguardia. Chi paga 100 euro, la maggior parte non è l'energia, ma costi di trasporto, costi delle emissioni della Ue, l'Iva... Eliminare l'Iva costerebbe 5 miliardi, tagliarla è doveroso". Salvini ha poi ribadito la necessità, a suo giudizio, di normalizzare le relazioni con la Russia, "non per un mio capriccio, ma aiuterebbe le famiglie italiane".
D'accordo con Matteo Salvini è il vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, che ha detto: "Il nucleare ha fatto grandissimi passi avanti, adesso c'è un nucleare verde, un nucleare sicuro, personalmente credo sia anche il modo per non pagare bollette che continuano a crescere, siamo troppo dipendenti dall'estero per importare energia. Un nucleare verde, sicuro, credo sarebbe una buona cosa, non solo per la Lombardia ma per l'Italia".