Soddisfatto Salvini: "Un'altra promessa mantenuta". Le Camere hanno 60 giorni per gli atti di indirizzo
Il ddl sull'Autonomia regionale differenziata riceve il via libera da parte del Governo. Il Cdm ha approvato il disegno di legge Calderoli all'unanimità, tra gli applausi dei presenti. Soddisfatta Giorgia Meloni: "Questo provvedimento dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi. Puntiamo a costruire un'Italia più unita, più forte e più coesa". Matteo Salvini ha esultato per il risultato inviando un messaggio a parlamentari e consiglieri regionali della Lega: "Efficienza, merito, innovazione, lavoro, più diritti per tutti i cittadini in tutta Italia, meno scuse per i politici ladri o incapaci. Altra promessa mantenuta". Le Camere hanno ora 60 giorni di tempo per gli atti di indirizzo sulle intese.
"Il governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d'Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi". E' il commento del premier dopo l'approvazione del ddl sull'Autonomia differenziata in Cdm. "La fissazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), in questi anni mai determinati, è una garanzia di coesione e unità. Un provvedimento che declina il principio di sussidiarietà e dà alle Regioni che lo chiederanno una duplice opportunità: gestire direttamente materie e risorse e dare ai cittadini servizi più efficienti e meno costosi".
Nella conferenza stampa di presentazione del ddl il ministro Roberto Calderoli ha detto: "L'esistenza di cittadini di Serie A e B è una realtà in cui la sperequazione non riguarda solo le differenze tra Nord e Sud, ma anche tra diversi territori: un problema che va risolto e che non può essere attribuito all'autonomia differenziata, ma è frutto di una gestione centralista".
Anche Silvio Berlusconi è soddisfatto per il ddl Autonomie e dice: "Con l'approvazione del testo in Cdm, questo governo passa dalle parole ai fatti. Grazie al decisivo contributo di Forza Italia, non ci saranno cittadini di serie A e di serie B. Anche questo impegno è stato mantenuto. Questo è l'avvio di un percorso che dovrà essere condiviso in Parlamento, dove il testo potrà essere ulteriormente migliorato e che potrà ritenersi concluso soltanto dopo la definizione dei Lep e del loro effettivo finanziamento".
Sullo schema di intesa preliminare tra Stato e Regione, dopo il parere della Conferenza unificata o comunque entro trenta giorni, le Camere hanno 60 giorni di tempo "per l'esame da parte dei competenti organi parlamentari, che si esprimono con atti di indirizzo", udito il presidente della Giunta regionale. E' quanto prevede il ddl secondo cui, se dalla determinazione dei Lep derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, le funzioni possono essere trasferite dallo Stato alla Regione "solo dopo l'entrata in vigore dei provvedimenti legislativi di stanziamento delle risorse finanziarie coerenti con gli obiettivi programmati di finanza pubblica". Tale specificazione non era stata inserita nella bozza del testo diramata lunedì.
Soddisfatto anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia."È una bellissima notizia, una giornata storica", ha affermato Zaia. "Diamo corso alla volontà dei padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal 1948 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso, è l'inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo governo che, con molta coerenza e rispetto per gli elettori, ha mantenuto gli impegni avviando il percorso dell'autonomia. Un vero nuovo cammino che viene avviato dopo solo un centinaio di giorni dall'insediamento".