Il premier dopo il vertice in prefettura: "La bonifica sarà pronta nel 2019". Poi l'accusa: "Classe politica finora inefficiente"
"Ci sono 272 milioni di euro per la ripulitura di Bagnoli: noi li mettiamo. La bonifica sarà completata nel 2019". Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine della cabina di regia in prefettura a Napoli. "Sono i denari che servono a Bagnoli per tornare in mano ai napoletani, a Napoli per essere capitale del Mezzogiorno e all'Italia di essere una nazione degna del futuro", ha aggiunto.
"Ci vorranno 36 mesi" La conclusione della bonifica di Bagnoli "è prevista quindi entro il 2019. Io avevo chiesto il 2018 però meglio essere prudenti e saggi. Per ripulire quest'area da anni di incuria ci sarà bisogno di un lavoro di 36 mesi", ha poi spiegato. "Azioni immediate di bonifica partiranno nel 2016, poi partirà la rigenerazione a gennaio 2017 e dalla fine del 2017 le infrastrutture".
"Porto turistico da 700 posti, piscine, campus e circolo velico" - L'Italsider di Bagnoli spense le ciminiere nel 1990, e daallora si parla del futuro di questi terreni. Ecco il futuro delineato dal premier: "Nessuna cementificazione. Bonifichiamo le terre e il mare: stiamo procedendo alla più grande opera di recupero ambientaledella storia italiana. Vale più di dieci abbattimenti diecomostri. Eliminiamo il più grande scandalo ambientale,bonificando 230 ettari e rimuovendo due milioni di metri cubi dirifiuti lasciati per anni in condizioni atroci".
Andrà via in particolare la cosiddetta "colmata", costruita lungo la costa durante le attività siderurgiche per agevolare leprocedure di carico e scarico dei materiali, fatta in gran partedi scarti industriali. Previsti un porto turistico con 700 posti barca, uno stadiodella vela per regate, alberghi, un polo per l'eccellenzaartigianale e del food, un campus universitario, piscine e unaterrazza sul golfo per rilanciare un turismo non solo estivo.E ancora, un campus universitario e il rifacimento dell'area sportiva oggi abbandonata a se stessa e ostaggio dei vandali: "Queste sono le cose che mi indignano di più. Lo scandalo - sottolinea - non è sbloccare le opere ma bloccarle. Su queste opere sono state convogliare le tasse degli italiani, dei nostri nonni, è ora di finirla. L'area sportiva sarà di grande impatto. Nel mondo c'è una fame di Napoli spaventosa, e c'è tanta gente pronta a investire".
"Parola d'ordine trasparenza" "La procedura sarà trasparente, verificabile costantemente su tutti gli strumenti di comunicazione, telematica e non, la gara sarà europea e la parola chiave è trasparenza con tempi certi", ha ribadito il premier.
"Classe politica è stata incapace" "Ci hanno raccontato che la classe politica italiana era incapace di prendere decisioni e rispettarle e Bagnoli dimostra che era vero - ha evidenziato Renzi -. E' arrivato il tempo in cui una classe politica, caricandosi delle responsabilità e incurante degli insulti e delle minacce, ha deciso di decidere". "E con un abbraccio a chi protesta, dico che il progetto lo porteremo avanti con primo interesse la salute dei cittadini. Con il sorriso e un saluto agli amici gufi ma sapendo che su questo ci giochiamo la faccia della politica". "Tutti dicono che qualcosa è impossibile finché non arriva qualcuno che lo fa, come sulla riforma del Senato", ha affermato.
"Invitiamo il Comune a sedersi al tavolo" "Il mio sostegno come ovvio è alla candidata del mio partito, Valeria Valente. Poi il governo offre questo progetto a tutta Napoli. Noi abbiamo un concetto solido e sano delle istituzioni, non sottoponiamo alla simpatia la collaborazione con i territori. Noi non facciamo questo progetto e poi vediamo cosa succede alle amministrative. Noi invitiamo il Comune di oggi, di domani e di dopodomani a sedersi al tavolo come vogliono le regole della democrazia", ha infine detto Renzi rivolgendosi al sindaco Luigi De Magistris, che non ha voluto partecipare alla cabina di regia in segno di protesta per il commissariamento dell'area da parte del governo.
"Terremo la camorra lontana da Bagnoli" - "La parola Bagnoli va tenuta divisa dalla parola camorra. Sono due cose che non devono legarsi tra loro e il governo farà di tutto perché ciò non accada", ha annunciato il premier. "Per questo Invitalia - ha aggiunto - ha stipulato un accordo con l' Anac".
Incontro tra Renzi e Bassolino, "lunga conversazione" - "Abbiamo avuto una lunga conversazione". Lo ha detto dice Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli ed ex presidente della Regione Campania, all'uscita dalla prefettura del capoluogo campano, dove ha incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi.