Altri due capoluoghi di provincia vanno alle liste civiche. A Verona vince Damiano Tommasi, a Catanzaro Nicola Fiorita. Trionfa l'astensionismo: affluenza al 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno
I ballottaggi delle elezioni comunali segnano la clamorosa vittoria del centrosinistra, che strappa al centrodestra 7 capoluoghi sui 13 in cui si è votato: Verona, Parma, Piacenza, Cuneo, Catanzaro, Alessandria e Monza. Nella città scaligera viene eletto Damiano Tommasi, mentre in quella calabrese Nicola Fiorita. Stessa situazione con Michele Guerra a Parma, Katia Tarasconi a Piacenza, Giorgio Abonante ad Alessandria, Paolo Pilotto a Monza e Patrizia Manassero a Cuneo. Al centrodestra vanno 4 capoluoghi: Barletta con Cosimo Cannito, Gorizia con Rodolfo Ziberna, Frosinone con Riccardo Mastrangeli e Lucca con Mario Pardini. "È un risultato straordinario che ci soddisfa pienamente", commenta il segretario del Pd Enrico Letta.
Al voto erano chiamati oltre 2 milioni di cittadini in 65 Comuni, che hanno votato dalle 7 alle 23. A farla da padrone è anche il partito dell'astensionismo: l'affluenza alle urne si è attestata 42,16%, in netto calo rispetto al 54,11% del primo turno. Nei 13 capoluoghi di provincia al voto, il centrosinistra passa da 3 a 7 sindaci, mentre il centrodestra scenda da 10 a 6 (di cui due liste civiche). Sono due i capoluoghi a eleggere sindaci espressi da liste civiche: Como (Alessandro Rapinese) e Viterbo (Chiara Frontini).
Centrosinistra - La vittoria più significativa è forse quella dell'ex calciatore Damiano Tommasi, che col 53,4% dei voti sfila la poltrona di primo cittadino all'uscente Federico Sboarina. Pesante anche il sorpasso del centrosinistra a Catanzaro, che vede la sfida tra i due professori universitari vinta da Nicola Fiorita con il 58,24% contro Valerio Donato, che invece si ferma al 41,76%. Il "campo largo" teorizzato da Enrico Letta riconquista anche Piacenza e Parma, rimane saldo a Cuneo con Patrizia Manassero (primo sindaco donna nella storia del Comune), e vince la sfida nella Monza di Berlusconi, portando alla vittoria Paolo Pilotto. A chiudere la lista dei capoluoghi Carrara, dove come prima cittadina è stata eletta Serena Arrighi (Pd).
Centrodestra - Al centrodestra vanno invece Gorizia con Rodolfo Ziberna, Frosinone con Riccardo Mastrangeli, Barletta dove vince Cosimo Cannito e Lucca con Mario Pardini. A commentare i risultati per la Lega è Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali: "Le divisioni hanno penalizzato il centrodestra e aumentato l'astensione, che serva a tutti di lezione. Soddisfazione per le conferme, da Sesto San Giovanni (ormai ex "Stalingrado d'Italia") a Frosinone, dispiacere e analisi da fare città per città laddove si è perso, dopo un primo turno positivo. Quando litiga o si divide, il centrodestra perde, quando parte unito e allarga il suo campo, come a Lucca, vince dopo anni di sinistra". Anche Forza Italia si esprime sui ballottaggi: "Ci ha ovviamente penalizzato la scarsa affluenza. Sindaci scelti da un terzo degli elettori dovrebbero preoccupare tutti. Questo dimostra che il doppio turno non funziona e non funziona votare in un solo giorno. Naturalmente l'astensionismo da sempre penalizza soprattutto noi", afferma Licia Ronzulli.
Le parole di Enrico Letta - "Alla fine paga la linearità e la serietà", sottolinea Enrico Letta. "Vinciamo perché la responsabilità è più importante di tutto, in questo momento difficile serve una politica che sia seria e lineare. Il campo largo è stato preso in giro ma questa strategia paga. Perde male il centrodestra per scelte incredibili, scegliendo fuoriusciti del centrosinistra, penso a Catanzaro. Questo è sicuramente un risultato che rafforza la stabilità e il lavoro del governo. E questo conta in un momento come quello che stiamo vivendo".