Nessuna pressione

Banca Etruria: Boschi: "Miei incontri doverosi, se me lo chiedono mi ricandido"

La sottosegretaria a La Stampa: "Non ho fatto pressioni, non ci sono stati favoritismi. Mio padre è stato commissariato, mio fratello si è licenziato per non creare difficoltà ad altri dipendenti"

21 Dic 2017 - 15:41
 © agenzia

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"Non sono stata io a chiedere di acquisire. Io mi sono informata sul se, non ho chiesto di. E' una informazione, non una pressione. C'è una differenza abissale". Lo afferma la sottosegretaria Maria Elena Boschi, a proposito delle parole di Ghizzoni sul caso Banca Etruria, aggiungendo che "non ci sono stati favoritismi. Mio padre è stato commissariato e mio fratello si è licenziato". "Ricandidarmi? Se me lo chiedono darò la disponibilità", ha risposto.

In un'intervista a La Stampa, la Boschi rivendica l'aver chiesto informazioni: "Sarebbe stato assurdo il contrario e chi non lo capisce o è in malafede o è totalmente vittima della demagogia qualunquista".

"Mediobanca chiese a UniCredit di valutare l'acquisizione, non io" - Secondo la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, "a chiedere a UniCredit di valutare l'acquisizione era stata Mediobanca e le necessarie verifiche erano state fatte prima che io chiedessi informazioni a Ghizzoni. De Bortoli - afferma Boschi in riferimento al libro per il quale ha chiesto un risarcimento - mi ha confuso con Mediobanca".

"E' caccia alla donna" - "Io capro espiatorio dell'intera crisi delle banche? Non mi lamento - precisa -, io prendo atto. Ci sono stati scandali ma si parla solo della mia agenda e dei miei appuntamenti del tutto legittimi e doverosi". Boschi ritiene che "il Pd abbia fatto benissimo a chiedere la Commissione sulle banche. Noi siamo quelli della trasparenza, sempre. Qualcuno ha trasformato il racconto di questa Commissione in una caccia all'uomo, anzi alla donna".

"Ricandidatura? Se chiedono darò la disponibilità" - In merito a una sua possibile ricandidatura, la Boschi precisa: "Se chiedono a me, io darò la disponibilità a correre in qualsiasi collegio con l'entusiasmo e la forza di chi non ha niente da temere, la decisione però spetta al Pd e ai cittadini: io nel frattempo lavoro e vado avanti".

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