Mobilitazione dopo l'annunciato invio di una commissione antimafia. Emiliano: "Il governo vuole colpire il Sud nella sua autonomia"
Migliaia di persone si sono radunate nella centralissima piazza Ferrarese per la manifestazione "Giù le mani da Bari", nata spontaneamente dall'iniziativa di cittadini alla quale partecipano - fra gli altri - Cgil Puglia e Pd Puglia. È la risposta della città alla decisione del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi di nominare la Commissione di accesso per valutare lo scioglimento del Comune per mafia dopo i 130 arresti seguiti all'inchiesta della Dda denominata "Codice interno".
Iniziativa avviata dalla richiesta di alcuni parlamentari pugliesi del centrodestra. All'indomani della nomina da parte del Viminale dei tre componenti della commissione, la città si è stretta intorno al sindaco e all'amministrazione comunale nella manifestazione.
"È una risposta meravigliosa della città per la città, è una risposta a chi pensa di utilizzare la città per la propria campagna elettorale ed è soprattutto una risposta a chi dice che Bari è sotto il ricatto della mafia", ha detto Decaro, rivolgendosi direttamente ai cittadini. "Questa città - ha aggiunto- non si fa ricattare più da nessuno, né dalla mafia né dai politici perché la città negli ultimi 20 anni, con un lavoro quotidiano e faticoso, ogni giorno è diventata migliore. Si è rialzata, è cresciuta, ha recuperato la sua dignità, oggi è orgogliosa di essere ciò che è diventata".
Decaro ha ribadito di non essere "venuto qui a fare polemiche" e che "quello che stanno cercando di farci è una vergogna senza confini. Non si calpesta una città solo per un calcolo elettorale, per vincere una partita a tavolino, non si calpesta la storia dei baresi perché si ha paura di perdere una campagna elettorale che perdono da 20 anni, perché non hanno mai avuto un progetto per la città". Al suo fianco anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha ricordato "quello che la Puglia è diventata in questi venti anni", spiegando che "chi sta cercando di rovinare un lavoro così lungo e difficile non sa quanto sia costato". "Quando al governo ci sono persone come quelle succedono cose come queste. E la responsabilità dei nostri leader nazionali deve molto più intensa, perché quello è lo stesso governo che sta varando l'autonomia differenziata, che vuole colpire il Sud nella sua libertà, che ci vuole commissariare in quella logica, è arrivata al punto di immaginare, utilizzando le misure di prevenzione antimafia, di vincere le elezioni a Bari, perchè vincere le elezioni a Bari è, ovviamente, per loro, una ossessione". In piazza, fra esponenti della politica locale e nazionale, anche la vice presidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, a Bari "per stringere con un abbraccio popolare il suo sindaco, che è un amministratore perbene" e per ricordare al ministro Piantedosi che "quando si dice che tutto è fango e tutto è mafia, il rischio è che nulla poi lo sia davvero".
Fischi sono stati indirizzati nei confronti di Maurizio Gasparri e dei parlamentari del centrodestra, che hanno chiesto al Viminale approfondimenti.