Il ministro delle Infrastrutture: "Evidentemente c'è qualcuno che fa il furbo". Fonti Mef: già dato mandato alla Gdf per i controlli
"Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sicuramente c'è della speculazione in corso sulla benzina, ed è bene che la Finanza faccia dei controlli". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. "Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40 - ha aggiunto -. Evidentemente c'è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di governo". Intanto la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sui rincari, compresi quelli del carburante.
L'inchiesta è volta a verificare le ragioni di tale aumento e individuare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Roma. Inoltre finirà presto all'attenzione dei pm di Roma l'esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede "di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini".
Intanto, per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef hanno confermato (come anticipato da alcuni quotidiani) che il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già dato mandato alla guardia di finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati.
Nel frattempo, sui prezzi dei carburanti è partita una nuova offensiva del Codacons, che ha chiamato in causa l'Antitrust chiedendo di aprire un'istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anti-concorrenziale. "Inoltre abbiamo deciso di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori più cari, - spiegano dall'associazione - invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori più convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi". Di recente sempre il Codacons ha presentato un esposto alle Procure e alla Gdf per aggiotaggio.