In collegamento telefonico a "Fatti e Misfatti", appuntamento quotidiano del direttore Paolo Liguori, il leader di Forza Italia attacca il governo Renzi e ribadisce il suo No al Referendum
"L'unico risultato del governo Renzi è avere aumentato il numero dei poveri". Lo ha detto Silvio Berlusconi in collegamento telefonico a "Fatti e Misfatti", l'appuntamento quotidiano condotto dal direttore di Tgcom24 Paolo Liguori. "Se vince il Sì, in nome di un presunto risparmio avremo rinunciato a parte della democrazia" - ha continuato il leader di Fi, che ha ricordato come "in questo referendum l'astensionismo aiuta il Sì".
"Serve una nuova legge elettorale: ok al sistema proporzionale" - Silvio Berlusconi ha anche specificato come serva "trovare un modo condiviso per scrivere una nuova riforma della Costituzione e una nuova legge elettorale. Per la legge elettorale noi crediamo che il sistema proporzionale sia il sistema migliore, perché bisogna arrivare a una maggioranza parlamentare che corrisponda all'effettiva maggioranza dei cittadini che hanno votato". Il leader di FI, inoltre, non crede che il presidente della Repubblica Mattarella possa "consentire delle elezioni con l'Italicum, perché avremmo il rischio di ritrovarci il Movimento Cinque Stelle e Grillo al governo".
"Riforma di Renzi inutile e pericolosa" - A "Fatti e Misfatti" del direttore Paolo Liguori, Silvio Berlusconi attacca Renzi e la sua "finta riforma": "Questo Referendum non migliora le cose. E' una riforma insufficiente, inutile, sbagliata e assolutamente pericolosa che non lascia le cose come stanno ma le peggiora e riduce gli spazi di democrazia e potrebbe consegnare il potere sull'Italia e gli italiani ad un uomo solo e non porta i benefici promessi". Inoltre, se vincesse il Sì, ci sarebbe "un Senato tutto di Sinistra".
"Pronto un programma e un assetto di governo" - Silvio Berlusconi ha anche annunciato di avere "un piano per unire i moderati, approvato al 95% anche da Meloni e Salvini". Sul possibile assetto di un governo di Centrodestra, il leader di FI spiega che ci sarebbero "venti ministri, 12 che vengono dal mondo della vita e del lavoro, e 8 dalla politica. Ne ho parlato con Salvini e Meloni, è stata approvata anche questa formazione: 3 ministri a Forza Italia, 3 alla Lega e 2 a Fdi".