LA LETTERA

Berlusconi: "Decreto dignità è contro le aziende e scritto da chi non ha mai lavorato"

Il leader di Forza Italia scrive al Corriere della Sera: "Faremo di tutto per cambiare questa legge, non è quello che il Centrodestra aveva proposto". Di Maio replica: "Se ne faccia una ragione, continueremo"

08 Lug 2018 - 15:57
 © lapresse

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"Con il Decreto Dignità il governo Conte-Di Maio-Salvini ha mostrato il suo vero volto. Questo forse è un bene, perché apre gli occhi a quanti fino ad oggi si erano illusi, anche fra gli elettori di centro-destra". Comincia così la lettera che Silvio Berlusconi ha inviato al Corriere della Sera per esprimere i propri dubbi sulle leggi varate dal governo. "Sono preoccupato, Forza Italia farà di tutto per fermare questa legge", ha scritto.

"Con il Decreto Dignità il governo Conte-Di Maio-Salvini ha mostrato il suo vero volto. Questo forse è un bene, perché apre gli occhi a quanti fino ad oggi si erano illusi, anche fra gli elettori di centro-destra". Comincia così la lettera che Silvio Berlusconi ha inviato al Corriere della Sera per esprimere i propri dubbi sulle leggi varate dal governo. "Sono preoccupato, Forza Italia farà di tutto per fermare questa legge", ha scritto.

"Questo decreto - scrive Berlusconi - è certamente un male per le imprese, per i lavoratori, per l’occupazione, per i veri e propri drammi sociali che l’Italia deve affrontare". "Ci sono 15 milioni di italiani in condizioni di povertà, dei quali quasi 5 milioni in povertà assoluta, tre milioni di giovani che non studiano e non lavorano, tre milioni di anziani che rinunciano a cure mediche indispensabili perché non se le possono permettere. Molti elettori hanno dato fiducia ai partiti dell’attuale maggioranza proprio perché speravano che facessero qualcosa per dare una risposta a questi problemi. Ora la prima risposta è arrivata, e non solo non risolve nulla, ma al contrario aggrava le difficoltà di famiglie e imprese".

Di Maio regola il lavoro che non ha mai conosciuto - "Quelle che il governo ha varato, sono norme che scontentano tutte le categorie produttive, chi lavora e chi crea lavoro. Questo decreto sembra fatto contro di loro. Di Maio vuole regolare per decreto una cosa che non ha mai conosciuto, il mondo del lavoro. Non avendo idee originali, rispolvera ricette vecchie che sono fallite in tutto il mondo: sembra incredibile ma il ministro del Lavoro ripropone nel 2018 soluzioni vetero-comuniste già sconfitte nel ‘900 e alle quali non credono più nemmeno i sindacati seri".

"Un errore clamoroso, perché in questo modo non si riduce la flessibilità, si riducono i posti di lavoro, e si scoraggiano i contratti regolari a vantaggio del lavoro nero. Chi ha scritto il decreto certo non conosce l’economia reale come chi lavora e chi fa impresa. Un milione di contratti che stanno per essere rinnovati ora sono a rischio e per quasi la metà si tratta di giovani. Secondo le stime, in Italia i contratti regolari a tempo determinato sono 3 milioni, e 3 milioni quelli in nero. Il «decreto dignità» colpisce i primi e finirà con l’aumentare i secondi".

Torna ad essere impossibile per le imprese assumere - "Le imprese che volessero assumere non sono messe in condizione di farlo perché con le nuove regole ci sarebbero conseguenze insostenibili Non è un volano per creare nuova occupazione, al contrario è una zavorra. Nei nostri programmi, sui quali il centrodestra ha raccolto milioni di voti, c’è l’abolizione dell’oppressione fiscale, dell’oppressione burocratica, dell’oppressione giudiziaria".

"Il governo Conte sta facendo esattamente il contrario: l’oppressione burocratica aumenta, diventa più rigido un mercato del lavoro che al contrario in tutto il mondo progredito è sempre più aperto, più mobile, più dinamico, mentre anche l’incertezza sul piano dei giudizi in tema di lavoro aumenta in misura preoccupante".

In Parlamento daremo battaglia, riporteremo in vita i voucher - "Per difendere l’occupazione sarebbero necessarie misure come il taglio del cuneo fiscale e invece ci troviamo di fronte a provvedimenti che rischiano di bruciare migliaia di posti di lavoro. Noi di Forza Italia naturalmente faremo di tutto alle Camere per opporci a questo disastro. Ma non diciamo solo dei no: abbiamo proposto con un disegno di legge depositato dai nostri parlamentari la reintroduzione dei voucher, che erano uno strumento fondamentale per garantire a chi svolge lavori occasionali una copertura previdenziale e assicurativa".

"Questo significa difendere chi lavora. Mi auguro, anzi sono certo, che avremo al nostro fianco tutti coloro che sono stati eletti con il comune programma del centrodestra, e tutti quelli che condividono la nostra cultura liberale dell’impresa e del lavoro. Noi comunque ci siamo, a fianco delle aziende, dei lavoratori, degli artigiani, dei commercianti, dei giovani in cerca di lavoro. Non ci fermeremo, avete la mia parola".

La replica di Di Maio - Non si è fatta attendere la replica del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, arrivata via Twitter: "Berlusconi preoccupato per Dl Dignità? Forse perché abbiamo tutelato gli interessi delle fasce più deboli e non quelli delle lobby del gioco d'azzardo tanto care alle sue TV. Se ne faccia una ragione, noi continueremo a lavorare nell'esclusivo interesse delle famiglie!".

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