"Siamo stati i primi a chiedere che maggioranza e opposizione lavorassero insieme per riunire, di fronte al disastro, le miglioro risorse del Paese", ha spiegato il leader di Forza Italia
"Siamo stati i primi a chiedere che maggioranza e opposizione lavorassero insieme per riunire, di fronte al disastro, le miglioro risorse del Paese. Ne parlerò con i nostri alleati, ma credo dovremmo partecipare. Abbiamo il dovere di non trascurare nessuna possibilità. Speriamo che questa volta l'ascolto non sia solo un atto formale". Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando di un'eventuale partecipazione di Forza Italia agli Stati generali del governo.
"Regista del centrodestra" Intervenendo alla trasmissione "Carta Bianca", Berlusconi ha spiegato di essere "ancora in Francia, a Nizza, al telefono tutto il giorno con i miei alleati. Qui si sta molto bene. Ho la famiglia, loro fanno il mare, la spiaggia; io invece sto a casa a lavorare, a leggere e telefonare". Poi "andrò in Sardegna per fare, come sto facendo, il regista del centrodestra".
"Io non dico a Salvini che parla come i 5 Stelle" Il leader di Forza Italia ha quindi commentato le parole di Matteo Salvini che ha paragonato Berlusconi a Matteo Renzi. "Forse qualcuno ha detto a Salvini che io non capivo più lui ma io non ho detto che Salvini parla come i Cinque stelle ed è quello che invece succede. Anche la Lega non vuole il Mes. Comunque Renzi è stato decisivo per far nascere questo governo, il più a sinistra di sempre, e per salvare il ministro Bonafede. Non si può proprio dire che io e Renzi parliamo lo stesso linguaggio".
"Sul Mes cercherò di convincere i miei alleati" Tornando poi sul Mes, Berlusconi ha spiegato che cercherà di convincere i suoi alleati "perché sono assolutamente sicuro che si debba fare". "Comunque - ha quindi aggiunto - sul Mes non si sono convinti neppure i Cinque stelle ma mi pare assodato che abbiamo opinioni diverse con gli alleati del centrodestra. Noi abbiamo maggiore propensione a un rapporto costruttivo con l'Europa. Questa linea di credito è stata pensata apposta per aiutare e l'Italia ne avrebbe clamorosamente i maggiori vantaggi". "Questa Europa viene da molte critiche ma questa volta è stata all'altezza della situazione", ha concluso.
Incertezza sulla manifestazione prevista per il 4 luglio Il leader di Forza Italia ha poi commentato la manifestazione del 2 giugno a Roma, spiegando di aver detto agli alleati che "era meglio rimandare" per motivi sanitari. "Loro invece hanno insistito perché sono abituati a utilizzare la piazza per far conoscere agli italiani i loro propositi. Per fortuna non si è verificato nulla di grave".
Quanto alla manifestazione prevista per il 4 luglio e promossa da Fratelli d'Italia con l'adesione della Lega, Berlusconi ha spiegato di non aver ancora deciso "se la faremo", ma se si farà "sarà con attenzione assoluta e senza assembramenti per non disattendere i criteri sanitari. Se tornasse una seconda ondata di coronavirus sarebbe una catastrofe".