GUIDA DEL PARTITO

Berlusconi: "Finché ci sarò, le primarie in Forza Italia sono inutili"

Il leader di Fi ha poi attaccato la Rai: "La tv pubblica fa fiction che pubblicizzano la mafia"

07 Mag 2014 - 15:00
 © tgcom24

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"Finché ci sarò io non c'è bisogno di fare le primarie, quando Silvio Berlusconi non sarà più in campo allora mi sembra che sia assolutamente naturale e necessario farle". Lo ha detto il leader di Forza Italia, parlando della guida presente e futura del partito. Berlusconi ha poi aggiunto: "La tv pubblica fa fiction che pubblicizzano la mafia, noi facciamo fiction per promuovere l'Italia, io sono il primo imprenditore culturale d'Italia".

"Subita pressione per votare il testo base" - Forza Italia aveva "dichiarato inaccettabile il testo base sulla riforma del Senato, ma non voleva interrompere la collaborazione per non essere indicata come la responsabile della rottura di una maggioranza al governo. Lo ha sottolineato Berlusconi: "Noi avevamo dichiarato inaccettabile il testo base ma c'è stata una pressione forte su di noi per votarlo. Noi per non cadere nella possibilità che si dicesse che interrompevamo la collaborazione su questo punto, abbiamo votato il testo base ma anche l'odg di Calderoli". "Ho detto che ove si verificassero delle situazioni catastrofiche noi agiremmo da opposizione responsabile. Quando invece eravamo noi al governo, la sinistra praticò la politica del tanto peggio tanto meglio arrivando a provocare un referendum nel 2005 che io ho definito sciagurato contro le nostre riforme", ha spiegato. "Ieri in Senato è stato avviato il percorso delle riforme che avevamo proposto noi nel 2005", ha poi ribadito,

"Marina in campo? Farò il mio possibbile purché non accada" - Il leader di FI è poi tornato sulla possibilità che la figlia, Marina, scenda in campo: "Tutto quello che io riuscirò a fare per impedirle di scendere in politica per rispondere agli attacchi fatti a suo padre lo farò. Marina ha un'energia straordinaria e lo si vede come guida le aziende ma io da padre non vedo come una cosa positiva l'ingresso in questa politica". "Marina Berlusconi potrebbe partecipare alle primarie? Le primarie si faranno con chiunque mi sostituirà" e vorrà "il bene di forza Italia", ha chiosato.

"Combatterò i cliché secondo cui la sinistra è culturalmente superiore" - "Verrò preso al Teatro Dal Verme a parlare della sinistra", ha ribadito Berlusconi, presentando i componenti del dipartimento cultura di cui fa parte anche Edoardo Sylos Labini, marito di Luna Berlusconi, nipote del leader di FI. "Sentivo la mancanza di un dipartimento della cultura, questa mattina Edoardo Sylos Labini ha rilasciato una mezza intervista sul giornale in cui ha ricordato un luogo comune odioso per noi liberali in base al quale un artista vero deve per forza essere di sinistra e questa è anche colpa della destra liberale che non ha saputo controbattere ad una strategia così ben attuata", ha aggiunto.

"Il governo detassi le imprese che si occupano di cultura" - Per Silvio Berlusconi la cultura deve essere detassata: "Ne ho parlato con signori al governo bisogna detassare le imprese che si occupano di cultura", ha detto.

Berlusconi parafrasa la poesia Il Cinque Maggio -"Ei fu siccome ignobile, dopo il feral sondaggio... Mi avevano dato al 17%, falso!". Nel corso della conferenza stampa sul nuovo dipartimento Cultura di FI, presso la sede di FI, Silvio Berlusconi si interrompe per un attimo e comincia a recitare "il suo" Cinque Maggio, mutuandolo sull'attualità della campagna elettorale. "Ei fu siccome ignobile, dopo il feral sondaggio, freme s'indigna ed esplode in un fatal messaggio: dichiara affranto e triste, ormai la destra non esiste, se non ci metto mano per continuar l'impegno e non essere affranto devo cambiar contegno oppure è solo pianto", è la poesia che l'ex premier recita, suscitando l'applauso e le risate della platea.

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