Ai parlamentari: da oggi si rinunci "a qualche protagonismo di troppo"
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"Le Cassandre che sui giornali descrivevano il nostro come un movimento politico lacerato, diviso in mille fazioni, sono state smentite dal senso di responsabilità dei nostri rappresentanti". Così il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi commenta il voto dei deputati azzurri sulle riforme. Mi auguro, ha aggiunto, che da oggi si rinunci "a qualche protagonismo di troppo e a qualche distinguo dal sapore un po' strumentale".
"Oggi si apre una nuova era di centralità per il nostro movimento politico. Mi auguro che tutti lavorino per portarla avanti con armonia", ha aggiunto Berlusconi.
"Chi oggi ha ritenuto di dover esprimere le proprie riflessioni - recita una dichiarazione il leader di Forza Italia - avrebbe fatto meglio a farlo allora, negli organismi di partito e all'interno dei Gruppi Parlamentari condividendo con tutti noi i suoi spunti di dibattito".
"So bene - prosegue la dichiarazione - che non è stato un passaggio facile. Ringrazio tutti i Parlamentari, i Deputati e il loro Capogruppo Renato Brunetta, che si e' assunto il non facile compito di argomentare le nostre scelte e del quale ho condiviso l'intervento in Aula nei toni e nelle parole. Ringrazio anche i Senatori e il loro Capogruppo Paolo Romani, che qualche mese fa, con il loro lavoro, avevano contribuito al passaggio di un progetto a cui avevo, avevamo, fortemente creduto".
"A chi oggi, pur votando contro, esprime perplessita' sulla linea intrapresa dal nostro partito - aggiunge il leader di Fi - ribadisco quello che più volte ho già detto: non siamo stati noi ad interrompere un percorso virtuoso di condivisione, non siamo stati noi ad anteporre gli interessi di partito a quelli del paese, non siamo stati noi a forzare ed imporre scelte che avrebbero dovuto essere concordate".
"Abbiamo rispettato i patti fino in fondo - insiste Berlusconi - altri non possono dire lo stesso. Siamo fieri del nostro lavoro e dei nostri sforzi, ma non dobbiamo avere paure, o nostalgia per una strada ormai impercorribile".