Per il leader di Forza Italia "Salvini passa per essere l'uomo forte, ma è un'illusione: le scelte importanti sono dettate dai Cinquestelle"
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Il governo M5s-Lega si basa "su un misto di dilettantismo e di ideologia della vecchia sinistra". A sostenerlo è il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo il quale, visti i presupposti, "è normale che gli investitori e i creditori dell'Italia si spaventino, e per un Paese indebitato come il nostro perdere di credibilità significa andare dritti verso la bancarotta".
In un'intervista a Il Foglio, Berlusconi spiega che proprio per questo "si parla sempre più spesso, per scongiurare la bancarotta, di clausole di salvaguardia o di imposta patrimoniale". E sottolinea che "il più grave problema del nostro Paese oggi è il lavoro. Il 2019 per chi cerca lavoro non sarà un anno bellissimo, sarà un anno drammatico".
Nel governo, rileva poi il leader di Forza Italia, "Salvini passa per essere l'uomo forte, ma in realtà è un'illusione ottica: le scelte importanti, soprattutto in materia economica, sono dettate dai Cinquestelle e dalla loro ideologia pauperista, diretta erede della peggiore sinistra del '900. D'altra parte il governo Conte senza i voti di Salvini non potrebbe esistere, né commettere i disastri che stanno trascinando l'Italia nel baratro. Tanto più la Lega tarderà a staccare la spina, tanto più saràcorresponsabile di quello che sta accadendo".
In Europa, secondo Berlusconi, il leader della Lega dovrebbe abbandonare le destre xenofobe. "Una delle ragioni per cui il modello di Europa che abbiamo conosciuto fino ad oggi è fallito - spiega - è l'alleanza di fatto fra Popolari, liberali e socialisti che ha governato le istituzioni europee e ha prodotto burocrazia, statalismo, dirigismo. Credo sia venuto il momento di riportare la politica europea alla naturale contrapposizione fra Popolari e Socialisti. Il Ppe non può essere una forza di conservazione dell'esistente in Europa, ma la strada del cambiamento è possibile solo scegliendo nuovi alleati: i liberali, i conservatori e anche una parte dei sovranisti, che vanno condotti a una proposta politica ragionevole. Naturalmente sono da escludere alleanze con forze estreme, di destra xenofoba, che anche Salvini fa male a frequentare".
Nell'intervista Berlusconi bolla i Cinquestelle come "sessantottini in ritardo che hanno intercettato uno scontento legittimo verso la politica, e lo hanno gestito nel modo più volgare e più rozzo", diversi dall'Uomo Qualunque di Giannini. "Il Qualunquismo è stato un fenomeno effimero ma dignitoso, i Cinquestelle finiranno nella spazzatura della storia, come il nazismo e il comunismo". Di Maio, conclude, "è un ragazzo furbo e un abile manipolatore, del tutto privo di contenuti".