Berlusconi: il patto del Nazareno regge Salvini goleador, posso perdonare Alfano
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Il leader di Forza Italia, alla presentazione del libro di Vespa, elogia il segretario della Lega, che è "bravissimo, ha un modo di parlare alla gente molto diretto". Però gli serve "un centrocampo che funzioni". Alfano: "Pronto a ricostruire ma non con Salvini"
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L'alleanza tra Fi e il Pd renziano regge ancora. Lo conferma lo stesso Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa: "Patto del Nazareno finito? Assolutamente no perché il patto non è con Renzi, ma per il Paese che ha bisogno di modernizzarsi". "Salvini è bravissimo, ha un modo di parlare alla gente molto diretto, però ha bisogno di avere dietro un centrocampo che funzioni, quindi mi va bene anche fare il regista dietro di lui".
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Subito dopo, però, il leader di Forza Italia chiarisce: "Fare l'attaccante non significa essere il capitano della squadra. Io non ho nessuna ambizione politica, ho sperato che ci fosse un leader in grado di aggregare, ma fino ad oggi non si è ancora trovato. Io per ora mi limito a dire che Salvini è un grande goleador, ha argomenti per fare centro e prendere voti".
Per quanto riguarda Angelino Alfano, ex segretario del Pdl e ora leader di Ncd, Berlusconi spiega che "quando c'e' di mezzo la libertà del Paese, allora credo sia un dovere per ciascuno buttarsi i tradimenti alle spalle e pensare positivamente alla libertà del Paese e dei cittadini". E in merito a una possibile coalizione che comprenda sia la Lega sia Ncd, sottolinea: "Le persone intelligenti sanno cambiare idea".
Parlando poi della legge elettorale, la posizione di Forza Italia è che ognuno, sia la sinistra sia il centrodestra, "scelga a chi dare il premio di governabilità in caso di vittoria", se alla lista o alla coalizione. Ma "è così importante il senso dello Stato e la responsabilità" verso il Paese che "finiremmo per accettare" anche un Italicum con premio alla lista.
Il leader di Forza Italia, infine, parla della situazione interna: "Io credo che una cosa vada fatta da noi: non si può andare avanti con la critica per mezzo di agenzie, tv e giornali". E se qualche esponente del partito votasse contro l'Italicum "dovremmo riunire gli organi del partito e prendere una decisione collettiva come abbiamo sempre fatto".
Parlando poi del cambio della guardia al Colle, Berlusconi dice di avere "la profonda convinzione che sarei il migliore presidente della Repubblica. Non se ne parla nemmeno, ma penso a uno come me". Il leader di Forza Italia spiega che non si può andare "a un'elezione di una personalità come quella del presidente della Repubblica che sia in partenza contraria ad una delle parti in causa", cioè né a Forza Italia, né a Grillo, né alla sinistra. "Non mi ricordo di aver detto che il presidente della Repubblica deve venire dai moderati - prosegue -. Mi sembra logico che se deve essere il garante di tutti non debba avere un passato qualificato da una parte soltanto... Un Berlusconi per esempio".
E sulla situazione politica sottolinea: "Noi oggi non siamo in una democrazia, al governo c'è una compagine che si appoggia su una maggioranza risicatissima ottenuta con pratiche elettorali non congrue. A questo si aggiunge che il leader del principale partito di centrodestra è stato fatto fuori con un uso politico della giustizia e non con la democrazia oggi siamo in una a-democrazia".
Alfano: non sono figliol prodigo - "Berlusconi dice che è pronto a perdonarmi, ma sbaglia parabola. Non c'è un figliol prodigo e io, da timorato di Dio, l'unico giudizio che attendo è quello divino. Gli ho impedito un errore fatale, non voglio un ringraziamento ma nemmeno ho bisogno di perdono". Lo ha detto il leader Ncd Angelino Alfano a "Porta a Porta".
"Pronto a ricostruire ma non con Salvini" - "Sono pronto a dare un contributo per la ricostruzione del centrodestra, ma mettere il centrodestra nelle mani di Salvini no. Sono totalmente contrario", ha poi aggiunto.
"Con Salvini in squadra non si va da nessuna parte" - "Salvini goleador e il Cav regista? Con questa squadra non si va da nessuna parte", ha sottolineato Alfano. "A noi che ce ne frega di una Lega vincente in un centrodestra perdente? Salvini è estrema destra non centrodestra. Si può scherzare ma non affidare l'area moderata a uno di estrema destra. Il ceto moderato e le persone che vogliono migliorare le cose voterebbero per Renzi, che è già con lo champagne pronto a stappare. Non si può dare il centrodestra a chi dice no all'Ue, vuol tornare alla lira e frenare Schengen".