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Silvio Berlusconi aveva un grande dono, "l'empatia". A riconoscerglielo è Pier Luigi Bersani che sfidò lo scomparso fondatore di Forza Italia alle elezioni politiche del 2013. "Insieme agli interessi che lui certamente rappresentava c'è un elemento di mistero, che si chiama empatia e che riguarda molto il rapporto con gli strati popolari", spiega in un'intervista al Corriere della sera. Secondo Bersani, quella di Berlusconi era "una personalità non riproducibile, il cui principale tratto era il vitalismo inesausto".