Il leader di Italia Viva in collegamento con lo speciale del Tg5: "Ha fatto di tutto per rendere l'Italia più forte"
"Anche per chi lo ha odiato oggi prevale il sentimento del rispetto e dell'ammirazione". Così Matteo Renzi ricorda Silvio Berlusconi morto all'età di 86 anni. "Ha cambiato la storia dell'edilizia e dell'urbanistica delle città con Milano 2. Ha cambiato la storia della tv, ha cambiato nel bene o nel male la storia del calcio". Il leader di Italia Viva sottolinea le grandi imprese compiute dal leader di Forza Italia, al di là di quelle politiche, e non può fare a meno di riconoscergli un grande talento e tanta ammirazione nonostante, dichiara: "Abbiamo avuto grandi scontri. Ricordiamoci che ha segnato anche la mia fine politica con la famosa vicenda del Nazareno". "Anche chi non lo ama - ribadisce Renzi - oggi deve riconoscere che era un fuoriclasse assoluto".
Il futuro di Forza Italia - "È un tema complicatissimo, ma è l'ultimo che anche un addetto ai lavori come me si sente di dover affrontare - considera Renzi che aggiunge - Berlusconi non era un leader di partito, Berlusconi era il partito. Era incomprimibile anche nei suoi eccessi, quindi pensare adesso cosa potrà accadere in futuro mi sembra prematuro". "Su di lui non ci sarà mai una memoria condivisa, mi piacerebbe però - continua - che ci fosse un riconoscimento unanime sul fatto che è stato un italiano che davvero ha amato questo Paese. Io sono testimone di questo e posso dire che è stato un uomo che ha fatto di tutto affinché l'Italia fosse più forte", conclude il leader di Italia Viva.