"Ha immaginato la possibilità che la destra italiana potesse avere un tratto anche liberal democratico" commenta nello speciale del Tg5
Durante lo speciale del Tg5 in onore di Silvio Berlusconi, scomparso lunedì 12 giugno all'età di 86 anni, è intervenuto anche il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ha voluto ricordare il leader di Forza Italia con un aneddoto che lo vide protagonista all'inizio della sua esperienza professionale: "Da giovane funzionario della prefettura di Bologna ebbi l'avventura non prevista di assistere alla sua sostanziale discesa in campo. Era il periodo del ballottaggio per il sindaco di Roma tra Fini e Rutelli e durante l'inaugurazione di un centro commerciale, alla precisa domanda, si schierò a favore di Fini".
Quindi precisa: "Adesso sembra qualcosa di molto ordinario, ma all'epoca fu il primo atto di quello che è stato definito lo sdoganamento della destra italiana da cui poi avrebbe fatto seguito tutta la vicenda politica che lui ha capeggiato".
Piantedosi ha poi proseguito nel suo intervento soffermandosi sull'esperienza come prefetto ricoperta nel 2011 proprio durante il goveno Berlusconi: "Come tutti quelli capeggiati da Silvio Berlusconi, fu un governo molto importante perché furono gettate le basi per quelli che sono i temi molto importanti dell'azione, per esempio, del ministero dell'interno che io ritrovo adesso, per esempio fu approvato il codice delle leggi anti-mafia, fu approvata la legge istitutiva dell'agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia, fu approvato il fondo unico di giustizia. La grande intuizione era quella di finalizzare le attività di sequestro per un rimpiego a fini non solo sociali ma anche istituzionali. Lo slogan di quel governo fu con i soldi della mafia paghiamo le forze dell'ordine".
Piantedosi arriva all'attualità soffermandosi sull'interesse con cui Berlusconi ha seguito la sua esperienza come ministro dell'interno: "Ho notato questa attenzione ai temi della sicurezza per i cittadini, ma sempre con quel tratto di umanità, di garbo e di rispetto per il lavoro altrui che lo distingueva".
Infine, dopo essersi soffermato sul tema dei migranti, conclude: "Berlusconi è stato l'ideatore di questo grande progetto politico che trova concretizzazione anche adesso con il governo che io ho l'onore di contribuire a rappresentare, perché ha immaginato la possibilità che la destra italiana potesse avere un tratto anche liberal democratico".