Il leader di Forza Italia, al Tg5, parla del complotto contro di lui del 2011 rivelato dall'ex ministro del Tesoro Usa, Tim Geithner
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Ai microfoni del Tg5 Silvio Berlusconi parla del complotto contro di lui del 2011 rivelato dall'ex ministro del Tesoro Usa, Tim Geithner: "Nel 2011 c'è stato un attacco a Berlusconi e alla sovranità dell'Italia", ha affermato. "E' la conferma di ciò che ho sempre sostenuto che c'è stata una precisa volontà di togliere di mezzo un premier democraticamente eletto che difendeva gli interessi del suo Paese e contrastava quelli della Germania", ha detto.
"Sono stato l'unico a dire no all'Europa dell'austerità e dei burocrati. Poi sono arrivati i governi della sinistra, quelli che non sono stati eletti e hanno detto sempre e solo signorsì ed è rimasta la gabbia dell'austerità che ha soffocato la ripresa", ha ribadito il leader di Forza Italia. "Solo noi siamo credibili per mettere in discussione i vincoli a partire 3% per cui serve una moratoria ed il fiscal compact che è una misura superata dalla storia economica successiva", ha aggiunto.
"80 euro sono pochi e per poche persone" - "Gli 80 euro fanno comodo per carità, il guaio è che sono pochi e per pochi e poi sono finanziati con l'aumento delle tasse sulla casa e sui risparmi. Per i pensionati e per i piccoli e medi imprenditori c'è solo l'aumento della tassa sulla casa e l'aumento dell'imposta sul risparmio", ha detto Berlusconi al Tg5.
"Siamo al 21% e cresciamo, la gente è delusa da Renzi" - Forza Italia "è in piena ripresa. Un anno fa in 40 giorni siamo passati dall'11% al 21% e oggi siamo ai livelli delle scorse politiche. Dopo tutto quello che mi hanno fatto posso dire che siamo forti come prima e cresceremo ancora perché gli elettori sono delusi dalle tasse di Renzi su casa e risparmio".
La replica dell'Ue: "Gli Usa volevano l'Italia sotto tutela" - "Geithner si è riferito a qualcuno altro, certamente non alle istituzioni Ue, non a Barroso, Van Rompuy o Rehn" che, in particolare a Cannes, "hanno difeso l'indipendenza dell'Italia" e "non volevano che andasse sotto amministrazione controllata, come invece chiedevano gli Usa". Lo affermano qualificate fonti della Commissione Ue.
Barroso: "Noi quasi soli a difendere l'Italia" - "L'Italia era vicinissima all'abisso" e al G20 di Cannes "alcuni tentarono di metterla sotto la supervisione del Fmi" ma "sarebbe stato un disastro" e "noi siamo stati quasi soli a dire che non doveva succedere". E' la posizione del presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, espressa già venerdì a Firenze e ribadita oggi dalla portavoce Pia Ahrenkildde.