Secondo il presidente di Forza Italia "i grillini meritano rispetto, sono diversi da noi ma sono nati per cambiare". Draghi? "Giudizio molto positivo"
Da Silvio Berlusconi arriva un apprezzamento per il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte, che "merita rispetto" sul piano personale, anche se le differenze politiche sono rilevanti. Il presidente di Forza Italia parla anche di reddito di cittadinanza: "Gli importi finiti nelle mani di chi non ne aveva diritto sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che è andato finalmente a contrastare". Molto positivo il giudizio su Mario Draghi.
Il governo Draghi, sottolinea Berlusconi, "è un governo di emergenza, che abbiamo proposto noi per primi, con due obbiettivi da realizzare: contrastare la pandemia con una campagna vaccinale capillare e rimettere in moto l'economia usando al meglio le risorse del Pnrr. Sono risorse che non è stato facile ottenere. Io personalmente mi sono speso molto, presso i maggiori leader europei miei amici, a cominciare dalla signora Merkel, per aiutare il governo italiano".
"Oggi gli indicatori dell'Italia, sia sul piano della ripresa economica che su quello sanitario sono persino migliori del resto dell'Europa. I problemi da affrontare rimangono enormi, ma del lavoro svolto fin qui possiamo essere soddisfatti", aggiunge. "In un momento così delicato, quando dobbiamo difenderci dalla quarta ondata della pandemia e la ripresa è appena iniziata ed è ancora fragile, credo che nessuno pensi di mettere davvero in discussione il governo. Neppure le opposizioni, che stanno svolgendo un ruolo importante e responsabile".
Il mondo come era prima del 2019 lo ritroveremo ancora? "E' impossibile fare profezie di questo tipo. Io però come sempre sono ottimista. Credo nella scienza, nel metodo scientifico, e più in generale nella straordinaria capacità dell’uomo di trovare soluzioni a problemi che sembrano insolubili. Pochi decenni fa si moriva di malattie che oggi - grazie proprio ai vaccini - sono praticamente debellate. La risposta alla pandemia come all'emergenza dei cambiamenti climatici, che è un'emergenza che nessuno può negare, sta nella ricerca, nella tecnologia, nella capacità dei sistemi produttivi di innovarsi e di adattarsi alle nuove esigenze".