"Per rendere strutturale il rimbalzo del Pil - spiega il leader di FI - bisogna impiegare le risorse, come il governo si è impegnato a fare, in interventi strutturali e non spese assistenziali"
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"Piazza Affari può essere un fattore di rilancio dell’Italia dopo il Covid, deve esserlo. La Borsa è il volano della ripresa economica". Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che ribadisce: "I soldi del Pnrr vanno usati bene". Sui prossimi appuntamenti dal Colle alle elezioni, sottolinea: "In Italia c’è un disagio che merita risposte politiche, M5s ha dato voce a questo disagio".
M5s da dato voce a un disagio reale Intervistato da Milano Finanza, Berlusconi afferma: "Il voto al Movimento Cinque Stelle, dal quale siamo lontanissimi, nasceva da motivazioni tutt’altro che ignobili o irragionevoli. Nasceva dallo stesso disagio e dallo stesso fastidio per un certo tipo di politica per la quale è nata Forza Italia. I 5 Stelle non sono riusciti a dare una rappresentanza a questa Italia, ma hanno dato voce ad un disagio reale, che merita rispetto, attenzione, ed anche delle risposte".
Finanza e risparmio Sul fronte economia, "quello che conta è avere un sistema borsistico che consenta alle aziende di capitalizzarsi e ai risparmiatori di investire in modo sicuro e trasparente. Il risparmio degli italiani è una grande ricchezza: sarebbe importante, anche tramite incentivi fiscali, convogliarlo nella ripresa e nello sviluppo del Paese. Finanza e risparmio possono essere le due chiavi, insieme agli aiuti europei del Recovery Fund, perché il Pnrr sia davvero il volano di una ripresa forte, solida, che non lasci indietro nessuno".
Tre grandi riforme "Per rendere strutturale il rimbalzo del Pil - spiega il leader di FI - bisogna impiegare le risorse del Pnrr, come il governo si è impegnato a fare, in interventi strutturali e non spese assistenziali o semplici operazioni tampone per dare un po' di ossigeno in situazioni di crisi. Bisogna anche affrontare le tre grandi riforme delle quali parlo da molto tempo: quella fiscale, quella della burocrazia, quella della giustizia".
Mediaset sempre più internazionale Per quanto riguarda Mediaset, Berlusconi mette in luce come si vada "sempre più internazionalizzando, nella prospettiva della creazione di quel gruppo televisivo europeo che da sempre è nei nostri sogni e che oggi è un'assoluta necessità, per avere la massa critica e la dimensione necessaria per competere con i grandi player della produzione audiovisiva".
Bombardamento di informazioni "Bisogna che le grandi testate giornalistiche sappiano darsi un ruolo diverso dal passato" quando erano la sola fonte di diffusione delle notizie. Oggi, a fronte dell’incontrollato e disordinato bombardamento di informazioni, il compito della stampa è "dare un significato, un filo conduttore e un vaglio critico alle notizie. Metterle per così dire "in ordine", senza naturalmente imporre la propria verità, ma fornendo ai lettori gli strumenti per fare scelte consapevoli".
Il grande calcio Nell'intervista a tutto tondo, si parla anche del Milan e del calcio di oggi rispetto a quello di 35 anni fa. Rispetto al passato, "era possibile per una famiglia farsi carico di una squadra di calcio, che si identificava anche con una città. Oggi il grande calcio è un affare che riguarda la finanza internazionale, i grandi protagonisti sono petrolieri arabi, magnati russi, fondi d’investimento americani. Tutto legittimo, ma lontano dal territorio, dall’appartenenza, dalla passione sportiva. D'altra parte è un processo inevitabile, viste le cifre in gioco".