Il leader di Forza Italia, intervenuto al vertice di Confapi, ha illustrato i punti del suo programma e ha messo in guardia dal M5s. E al Tg5 ha rincarato la dose: "Sono più pericolosi dei comunisti del '94"
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"Serve un cambiamento radicale per poter realizzare uno Stato, una fiscalità, una burocrazia, una giustizia all'altezza delle nostre ispirazioni e di quello che dovrebbe essere l'ispirazione di uno Stato veramente democratico e libero": così Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente al vertice di Confapi (piccola e media industria privata). Il leader di FI ha illustrato il suo programma: "Meno tasse, meno Stato, meno vincoli Ue, più sicurezza".
"Sono ancora in campo - ha poi spiegato Berlusconi - per introdurre nella gestione della cosa pubblica la cultura del fare, dell’esperienza, dei risultati concreti. Voglio evitare che il Paese cadi in mano a questi Cinquestelle che oggi costituiscono il più grande pericolo per tutti noi. Li conosco bene: sono gente senza arte né parte, senza professione, senza competenze o esperienze. L’87% dei loro parlamentari non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi e quindi non ha mai lavorato. Sostengono un programma delirante che manderebbe in rovina tutti noi che invece vogliamo portare alla guida del Paese persone che provengono dalle imprese, dalle università, dagli alti livelli del volontariato".
"Il M5s è peggio dei comunisti del '94" - "Oggi il grande pericolo è il M5s, un pericolo peggiore di quello dei comunisti del 1994". Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando al Tg5. "I 5 Stelle sono un partito irresponsabile, fatto di gente impreparata. Guai ad affidare il Paese a chi propone un programma economico delirante fatto di tasse sulla casa e sulla successione, manderebbero in rovina il nostro Paese", ha aggiunto il leader di Forza Italia.