Il leader di FI assicura che sulle schede elettorali delle consultazioni del 25 maggio "ci sarà il mio nome perché i moderati sappiano che io resto in campo". In Europa "dovremo riscrivere i trattati"
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"Io resto in campo". Parola di Silvio Berlusconi alla vigilia delle europee. Il leader di Forza Italia dice al Tg5 che lotterà "per il successo dei moderati in Europa e per un Parlamento tutto targato Forza Italia. Dobbiamo riscrivere i trattati europei firmati con la pistola dello spread puntata alla tempia". Assicura poi che "sulla scheda elettorale ci sarà il nostro simbolo e il mio nome: questo garantisce ai moderati che io ci sono".
"Vinceremo le politiche" - Con i voti dei moderati, riprende Berlusconi, "pensiamo di avere un ottimo risultato alle europee e dopo, poiché non si andrà avanti più di un anno un anno e mezzo, anche alle politiche. Pensiamo di avere una grande vittoria e una grande maggioranza in Parlamento, magari senza alleati, per eleggere un governo con ministri tutti appartenenti a Forza Italia".
"Se riusciremo a renderli consapevoli che oggi in Italia non c'è democrazia, forse la maggioranza numerica dei moderati riuscirà a trasformarsi in maggioranza politica".
"La Corte dei diritti europei annullerà la sentenza"- Il leader di Forza Italia dice poi che "in questi 20 anni passati sono sempre stato candidato alle europee" e pur se colpito da un'ingiustizia enorme, dice di avere "assoluta fiducia che la Corte dei diritti europei annullerà la sentenza".
"Sinistra, la ricetta non cambia: più tasse" - Berlusconi parla poi del nuovo governo puntualizzando che "non c'è stata alcuna riduzione delle tasse. I governi della sinistra le hanno mantenute sulla casa, poi hanno aumentato l'imposizione sulle rendite finanziarie. Anche presentando i provvedimenti con brio e con le slide, non si riesce a evadere la ricetta sempiterna della sinistra: sempre più tasse".
Lancia poi una stilettata contro "l'Europa a trazione tedesca", che "ha imposto una politica di rigore portando solo crisi".
Infine, sulla decisione del Tribunale di sorveglianza per l'affidamento ai servizi sociali, dice che "andare in una residenza di anziani a Cesano Boscone non mi ha fatto assolutamente dispiacere perché ho sempre cercato di aiutare chi ha bisogno, e ci sono andato spesso accompagnato dalla mia mamma a portare conforto e aiuti concreti".