"Qualcuno sta rompendo i ponti con la tradizione convinto di prendere i voti della destra, ma non ci metto la firma su una prospettiva così"
"E' un anno che l'Italia mangia solo pane e riforme, ora basta. Renzi proverà a stanarmi con una proposta sull'Italicum? Chiacchiere. Non mi si può raccontare che gli asini volano. Vediamo in direzione, ma io non mi aspetto nulla". Queste le parole di Pierluigi Bersani, che aggiunge. "Se parlo fuori è perché nel Pd non si può. In un anno e mezzo non ho mai avuto occasione di discutere di riforme nel partito".
In un'intervista al Corriere della Sera, Bersani torna poi sul tema rottamati. "Anche con me non sono andati per il sottile, sono stato trattato come un rottame. Non ho ragioni per difendere D'Alema, ma deve esserci un limite a questa cosa volgare del vecchio e nuovo, che riguarda le idee e i protagonisti di una stagione". "Nell'Ulivo - prosegue - c'erano anche idiosincrasie e liti furibonde, ma perbacco c'era una cosa da tenere assieme e c'era il rispetto, tanto che D'Alema propose Veltroni segretario e Prodi presidente della Commissione europea".
"Noi abbiamo cercato - continua - di salvare il salvabile, ma a volte trattenersi è molto difficile. E anche adesso dico quel che dico perché un pezzo del nostro popolo non vada via, restando vittima di cattivi pensieri. Non puoi sempre farti vedere con Marchionne e Polegato". Sullo scontro tra Lotti e D'Alema Bersani afferma: "C'è un limite, perché se sei dove sei c'è sempre qualcuno che ti ci ha portato. Invece ora tutto quello che c'è prima è da sputarci su... Così vai a sbattere".
Per quanto riguarda il partito della Nazione, Bersani dice: "Qualcuno sta rompendo i ponti con la tradizione convinto di prendere i voti della destra, ma non ci metto la firma su una prospettiva così. Se passa il Sì, temo che Renzi prenda l'abbrivio e vada dritto con l'Italicum. Ma non sono disposto a mettere in mano il sistema a quella roba inquietante che sento venir su dal profondo del Paese". Poi, ancora: "A turbarmi non è Grillo ma l'insorgenza di una nuova destra in formazione, aggressiva, non liberale, protezionista.