Coronavirus, Milano ridisegna la viabilità per la riapertura del 4 maggio
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Il ministro delle Autonomie lancia un appello alla governatrice Santelli, che risponde: "Non ritirerò il mio provvedimento". Poi afferma: "Se i dati saranno positivi nuove riaperture dal 18 maggio"
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"Se il presidente della Calabria, Jole Santelli, non ritirerà l'ordinanza entro stasera, il governo procederà con la diffida". Lo ha sottolineato il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, nel corso della videoconferenza con le Regioni, lanciando un appello alla governatrice. Senza una risposta, l'esecutivo procederà con una diffida e poi a impugnare il provvedimento. Non si è fatta attendere la risposta di Santelli: "Non ritiro la mia ordinanza".
"I ristoranti non li ho aperti io - ha proseguito Jole Santelli - ma il governo prevedendo la possibilità dell'asporto e l'apertura delle cucine. Se vogliamo ho aggiunto la possibilità di qualche tavolo fuori che non mi sembra uno scandalo. Ho interpretato estensivamente il provvedimento dell'esecutivo? Forse".
"Il 95% delle ordinanze regionali è compatibile con il Dpcm mentre il restante 5% necessita di modiche che verranno fatte entro domenica in base ad un confronto costante con il governo e ai chiarimenti previsti nelle Faq di Palazzo Chigi", ha sottolineato ancora Boccia, dopo aver riconosciuto l'impegno delle Regioni a procedere in maniera unitaria, in modo da avviare la Fase 2 senza rotture e in piena collaborazione.
"Se i dati saranno positivi riaperture dal 18 maggio" Il governo, ha inoltre spiegato Boccia, valuterà aperture differenziate per Regione a partire dal 18 maggio, sulla base dei dati del contagio che emergeranno dopo il 4 maggio. Un nuovo tavolo con gli enti locali dovrebbe dunque tenersi nella settimana che si apre l'11 maggio, quando si potranno avere i dati del primo monitoraggio, che sarà effettuato secondo i parametri che indicherà in una circolare il ministro della Salute Roberto Speranza.
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