Il deputato Galeazzo Bignami ha presentato un esposto per violazione delle regole in campagna elettorale. Il responsabile della festa replica: "Faremo qualche doverosa modifica dettata dalla normativa"
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La Festa dell'Unità di Bologna, che inizia il 25 agosto, sarà senza bandiere del Pd e senza simboli di partito, ma solo con il logo tradizionale. La festa era diventata un caso dopo la contestazione di un deputato di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, che ha presentato un esposto in prefettura per protestare contro l'evento. "E' una violazione delle regole: uno spazio pubblico viene dato in concessione a un partito senza rispettare le regole della campagna elettorale", ha detto.
"Una festa nel rispetto delle regole" - Ad annunciare una festa senza simboli di partito è stato il Pd di Bologna. "Sarà una festa con qualche doverosa modifica dettata dalla normativa - ha detto il responsabile Lele Roveri - ma con l'anima e l'atmosfera che sempre hanno caratterizzato ogni Festa dell'Unità. Il tutto verrà organizzato nel rispetto delle regole, come sempre è stato. Regole che tutti i partiti politici devono rispettare", ha spiegato. All'inaugurazione sarà presente il segretario Dem Enrico Letta.
L'area del Parco Nord - La festa dell'Unità di Bologna si svolge, tradizionalmente, al Parco Nord: si tratta di una grande area verde alle porte della città, uno spazio pubblico che attualmente è in concessione a BolognaFiere, una società privata a maggioranza di capitale pubblico.
La campagna elettorale - E secondo Bignami il Parco Nord "non fa parte delle aree individuate dal Comune per la campagna elettorale. Se io volessi organizzare un'iniziativa politica in un'altra area della città al di fuori delle piazze previste, mi verrebbe risposto di no. Il Pd fa una cosa, che, semplicemente, non si può fare. A Bologna le regole valgono per tutti, ma per il Pd valgono sempre meno", ha detto.
La risposta del prefetto - Il prefetto Attilio Visconti aveva già replicato tramite un'intervista al Resto del Carlino. "Bisogna rispettare la legge. Il resto è un appello al buon senso e all'etica politica. Io non posso dare altre indicazioni, se non vigilare che non sia fatta campagna elettorale in contesti impropri. Non dovranno quindi esserci manifesti e cartelloni o appelli al voto. Si potrà invece parlare d'altro. Gli organizzatori della Festa dell'Unità possono fare quello che vogliono, tranne campagna elettorale", ha spiegato.
Vaccari (Pd): "Certo dispiace..." - "C'e' stato un dialogo sereno tra partito, federazione di Bologna e prefettura. Eravamo intenzionati a fare la festa già da prima della campagna elettorale. Rispetteremo le regole per i partiti in aree pubbliche. Nessuno però ci vieta di fare la festa e che alla stessa partecipino i nostri candidati". Lo ha detto Stefano Vaccari, responsabile organizzazione del Pd. I partecipanti "saranno tutti impegnanti a sostenere il Pd e a battere la destra, anche senza il simbolo del partito sui cartelloni. Perché siamo gente seria e responsabile, certo dispiace...", ha concluso.