Le tensioni verificatesi quando alcuni dimostranti della manifestazione organizzata dai centri sociali e da Potere al Popolo hanno deciso di raggiungere l'altra e si sono scontrati con il cordone delle forze dell'ordine
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A Bologna alcune migliaia di persone hanno risposto, all'appello del sindaco Matteo Lepore e della sindaca di Firenze Sara Funaro per "Una piazza per l'Europa". L'iniziativa arriva in seguito a quella organizzata a Roma, in piazza del Popolo, il 15 marzo, alla quale i sindaci dell'Emilia-Romagna e della Toscana non poterono partecipare a causa del maltempo. Sulla piazza, davanti al sacrario dei partigiani, sventolano molte bandiere dell'Unione Europa, ma anche molte con l'arcobaleno della pace. Presenti in piazza del Nettuno anche bandiere dell'Ucraina e del movimento federalista europeo. Nella stessa giornata si è verificata un'altra manifestazione, ma contro il riarmo e contro l'Ue, organizzata da Potere al popolo e dai centri sociali.
Momenti di tensione e scontri tra polizia e collettivi si sono verificati proprio dopo che alcuni dimostranti di quest'ultima manifestazione contro il riarmo hanno deciso di raggiungere l'altra. I partecipanti si sono mossi da piazza San Francesco con l'obiettivo di raggiungere piazza del Nettuno, dove era in corso la manifestazione dei sindaci. In via Ugo Bassi, dopo un lungo fronteggiamento, i manifestanti sono stati respinti dalle forze di polizia con gli scudi e qualche manganellata.
La manifestazione promossa da Potere al Popolo si era radunata in contemporanea a quella dei sindaci nella vicina piazza San Francesco, sempre nel centro di Bologna, per contestare il riarmo. In piazza striscioni e bandiere di Usb, del collettivo Cambiare Rotta e di altre sigle antagoniste. Molte bandiere della Palestina e molte persone che avevano aderito all'appello a manifestare contro il riarmo, con slogan anche contro i sindaci Lepore e Funaro che hanno promosso l'altra manifestazione.
Verso le 16 quello che doveva essere un presidio statico ha deciso di muoversi in corteo, con l'obiettivo dichiarato di raggiungere piazza Maggiore dove era in corso la manifestazione pro Europa. In via Ugo Bassi, la strada centrale che collega le due piazze del centro della città, i manifestanti si sono fermati davanti al cordone di polizia. E' stata anche bruciata una bandiera dell'Unione Europea. Quando il corteo ha provato a sfondare il cordone, la polizia ha reagito respingendo i manifestanti con gli scudi e con qualche manganellata. A quel punto il corteo è tornato indietro ed è proseguito lungo via Marconi, in direzione opposta rispetto alla manifestazione organizzata dai sindaci.