Per la prima volta dal dopoguerra tra i candidati della Südtiroler Volkspartei non c'è nemmeno un nome maschile. Il regolamento del partito non lo consente...
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La Südtiroler Volkspartei guida la Provincia autonoma di Bolzano ininterrottamente dal dopoguerra. Per la prima volta, in più di quarant’anni, in vista delle elezioni provinciali di autunno ha nominato solo donne. Un problema a cui ha dovuto subito ovviare, nominando d’ufficio un uomo. Perché, invertendo tutti i luoghi comuni, stavolta sono proprio i maschi i rappresentanti della minoranza, categoria che, secondo il regolamento interno del partito, deve essere necessariamente rappresentata.
Nel 2013 accadde esattamente il contrario e la Stella Alpina – altro nome con cui è identificato il partito – vi porse rimedio, candidando in extremis delle donne in modo da raggiungere la “quota rosa” prestabilita.
In lizza ci saranno la consigliera uscente Magdalena Amhof, quindi Paula Bacher e Evelin Steiner. A questi è stato aggiunto il nome di Helmut Tauber, quota azzurra delle elezioni del 21 autunno.
Una nomina in calcio d’angolo per il partito che, in occasione delle Provinciali, si ritrova a portare a termine un compito non facile. La Stella Alpina, infatti, in quanto partito di rappresentanza dei sudtirolesi di lingua tedesca e ladina, deve scegliere candidati che rappresentino i due gruppi linguistici, ma anche i contadini, gruppo influente nel terriotorio, l’ala sociale e quella economica.