"Il premier mantenga la parola altrimenti casca l'accordo elettorale", minaccia il capogruppo di Forza Italia alla Camera. La replica del ministro Boschi: "L'Italicum entro Pasqua è un'idea Brunetta". Alfano: "Appoggio di Fi non è necessario"
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Aut aut a Renzi dal capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta: "Noi chiediamo a Renzi, se vuole mantenere la parola, se vuole mantenere i patti, di approvare la riforma elettorale prima di Pasqua, altrimenti casca l'accordo con Berlusconi". Replica il premier: sulle riforme "non accettiamo ultimatum da nessuno meno che meno da Brunetta. Se stanno al gioco delle riforme bene se no, al Senato, ce la facciamo".
"La riforma della legge elettorale è ferma da tre settimane al Senato e non è stata ancora consegnata alla Commissione Affari Costituzionali competente", denuncia Brunetta. "Se è in grado Renzi approvi la riforma elettorale, così com'è stata approvata dalla Camera, prima di Pasqua, se non è in grado, non ha i numeri per farlo, ne tragga le conseguenze, magari anche con le sue dimissioni", prosegue.
Mentre, in merito alla riforma del Senato, il capogruppo di Forza Italia alla Camera sottolinea: "La riforma del Senato è stata approvata lunedì dal Consiglio dei ministri, ma quella riforma non è stata consegnata agli uffici competenti di Palazzo Madama, il che vuol dire che non esiste ancora, che ci stanno ancora lavorando".
Boschi: "Italicum per Pasqua? E' un'idea di Brunetta" - "E' un'idea di Brunetta, il testo della legge elettorale deve essere ancora esaminato dalla commissione del Senato e a Pasqua mancano 10 giorni". Così il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, chiude all'aut aut di Brunetta.
Renzi: "Non mi risultano incontri con Berlusconi" - "Non mi risultano incontri". Così Matteo Renzi, lasciando Palazzo Chigi risponde ai giornalisti che gli chiedono se incontrerà Silvio Berlusconi.
Toti: "Brunetta ha ragione, perché ancora ferma?" - "Ha ragione Brunetta, la legge elettorale è parcheggiata al Senato e non ancora incardinata. La teniamo lì, perché? Votiamola subito". Lo afferma Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, a "Fatti e misfatti" di Paolo Liguori, su Tgcom24. "Berlusconi ha accettato di fare le riforme assieme a Renzi, riforme che Berlusconi vuol fare dal 1994 per fare cose utili al Paese, ma che siano riforme serie e fatte bene", afferma Toti. E sulla riforma del Senato sottolinea: "La vogliamo scrivere decentemente invece che su un foglio a quadretti, dove la Lombardia ha gli stessi rappresentanti della Val d'Aosta?".
"Renzi incontri Berlusconi" - "Il testo sulla riforma del Senato e del Titolo V è generico, dentro c'è un mondo e bisogna mettersi lì e riscriverlo. Una volta tirate le somme sarà opportuno un incontro tra Berlusconi e Renzi", ha detto il consigliere politico di Berlusconi a Tgcom24. Toti ha poi aggiunto: "Noi a Renzi abbiamo dato credito e per credere davvero che ha cambiato il Dna del Pd vorremmo sentirgli dire qualcosa sulla Giustizia. Per noi è dirimente".
"No pena del bavaglio ad personam" - "Francamente dire che il problema dell'agibilità politica di Berlusconi non pesi sarebbe da illusi. Ma credo che i magistrati non priveranno i democratici e i liberali italiani della voce del loro leader con la pena del bavaglio ad personam", ha poi spiegato Toti.
Alfano: "L'appoggio di Forza Italia non è necessario" - L'appoggio di Forza Italia alle riforme istituzionali è "auspicabile, ma non necessario". Lo dice il ministro dell'Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, sottolineando che il governo "andrà avanti" e la riforma del Senato "sarà approvata con maggioranza assoluta, se Forza Italia si sfila".