"Ho respinto interferenze e compromessi al ribasso, mettendo a disposizione dei cittadini e della squadra tutte le mie risorse, ispirandomi a valori non negoziabili"
L'ex assessore al Bilancio e alle Partecipate di Roma, Marcello Minenna, spiega così le sue dimissioni. "Ho sentito il dovere di farlo - scrive su Facebook - quando ho percepito quello che definirei eufemisticamente un 'deficit di trasparenza' nella gestione della procedura di revoca di quella delicatissima e nevralgica figura amministrativa del Capo di Gabinetto, vero garante della legalità e trasparenza nella tecno-macchina comunale".
"Ho agito ispirandomi a valori non negoziabili" - "In questi mesi di intenso lavoro - continua - ho messo a disposizione dei cittadini e della squadra del sindaco Raggi tutte le mie risorse e competenze tecniche, costantemente ispirando la mia azione esattamente a quei 'valori' non negoziabili di cui mi sento 'portatore sano'. Ho anche, in questi mesi, respinto interferenze e 'compromessi' al ribasso sempre interloquendo con tutti nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali".
"Ho provato disagio davanti a una scelta non chiara" - "Consentitemi di dirlo nel più chiaro dei modi - continua Minenna -. Le mie non sono dimissioni 'arroganti' o di 'solidarietà' rispetto a quelle rassegnate unilateralmente dalla dottoressa Raineri (nei cui confronti nutro sentimenti di profonda stima). Dimettersi per avere avvertito disagio di fronte a una scelta non chiara, né trasparente in ordine alle autentiche dinamiche ad essa sottese (o retrostanti) è, allora, semplicemente un gesto di umiltà e responsabilità: un gesto, divenuto oramai irrevocabile, che consegno alla sindaca Raggi con l'auspicio di un reale chiarimento nell'interesse comune dei cittadini di Roma".