Critiche all'ex ministro per lo Sport arrivano anche da Zanda: "Valuti attentamente se lasciare il partito". Intanto si dimette un altro togato del Csm, Corrado Cartoni
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"Quello di Luca Lotti non è affatto un comportamento normale. Dissento su questo. E' al contrario inaccettabile da ogni punto di vista. A quale titolo e con quale scopo si concertano azioni riguardanti magistrati? Il Pd deve dirlo in modo molto più netto rispetto a quanto fatto fino ad ora". Lo ha scritto Carlo Calenda, su Twitter, rispondendo ad un follower che ricordava come sull'azione di Luca Lotti, Renzi "avesse sostenuto che era tutto normale".
Zanda: "Lotti valuti se lasciare il Pd" - Critiche all'ex ministro per lo Sport per i suoi rapporti con alcuni consiglieri del Csm arrivano anche dal tesoriere del Pd, Luigi Zanda: "Io non giudico nessuno, ma ora deve valutare attentamente se è il caso di lasciare il Pd finché non sarà chiarita la sua posizione". "C'è stato un salto per quanto riguarda la gravità di giudizio su questa vicenda. Mi riferisco alle parole del procuratore generale Fuzio - precisa Zanda in un'intervista al Corriere della Sera - riguardo la volontà di 'un imputato che ha influenzato la scelta del procuratore' che sostiene l'accusa contro di lui", rileva Zanda, secondo cui "Lotti, che è un dirigente di rilievo del Pd, deve riflettere attentamente sui prossimi passi da compiere".
Invece "Ferri non è neanche iscritto al Pd: può fare quello che vuole, casomai valutare la sua posizione in commissione Giustizia". Lotti e Ferri, prosegue Zanda, "sono due parlamentari del Pd che hanno una loro vita privata e che autonomamente prendono iniziative. Se si sono occupati di nomine con alcuni togati del Csm, non hanno certo chiesto l'autorizzazione al Pd".
Si dimette un altro togato del Csm - Nel frattempo un altro togato del Csm coinvolto nella riunione con Luca Palamara e Luca Lotti sulla nomina del procuratore di Roma ha presentato le dimissioni: si tratta di Corrado Cartoni di Magistratura Indipendente.