L'obiettivo è "dar vita a un grande partito della Repubblica" che unisca "liberali, socialisti riformatori, popolari"
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Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha annunciato che Elena Bonetti ed Ettore Rosato si uniscono al suo movimento. "Dopo la rottura del Terzo Polo abbiamo costruito un percorso di convergenza con PER (Popolari Europeisti Riformatori, ndr) - ha spiegato Calenda nel corso di una conferenza stampa alla Camera -. Oggi con l'ingresso di Bonetti e Rosato facciamo un passo in più".
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"Entriamo in Azione per allargare Azione e riunire ciò che la politica del nostro Paese ha diviso", ha detto Elena Bonetti. "Ho la grande ambizione di voler contribuire alla costruzione di un partito che abbia la capacità di rompere il bipolarismo - le ha fatto eco Ettore Rosato -. Io vedo i danni di questo bipolarismo degli opposti, che chiedono ai tifosi di votare. Questo bipolarismo ha allontanato milioni di elettori, che non vanno più a votare. Dobbiamo avere una visione e un obiettivo nel lungo termine, per cambiare le cose. Ci misureremo con il consenso e lavorare sulla costruzione di una proposta elettorale nei prossimi mesi è una responsabilità che mi prendo con grande convinzione".
Calenda ha proposto Bonetti come vicepresidente di Azione, con questa delega: "Dar vita a un grande partito della Repubblica" che unisca "liberali, socialisti riformatori, popolari". Ha quindi annunciato che Rosato sarà già da subito vicesegretario delegato all'organizzazione, anche per le elezioni europee.
Ho sentito Schlein e c'è l'intenzione di presentare, spero congiuntamente, una proposta di riforma della governance della Rai" che prevede una fondazione "indipendente nominata dalla presidenza della Repubblica" con la "soppressione della commissione di vigilanza", ha detto il leader di Azione. "Ho suggerito a Schlein di concentrarci su questo. Siamo pagati per fare proposte, i sit-in li facevo a 14 15 anni" e "io spero non si faccia".
Calenda ha parlato anche delle possibili alleanze per le Europee: "Dipende da Più Europa. Noi non siamo disponibili a un'alleanza indistinta perché non sarebbe credibile per gli elettori. Con Più Europa c'è sintonia per quel che riguarda gli obiettivi europei, per i partiti europei di riferimento - entrambi aderiamo ad Alde - sia una sintonia di comportamenti. Possiamo lavorare bene. No a una lista indistinta che accolga anche Iv: abbiamo già dato, diciamo no ad alleanze che abbiamo solo una finalità elettorale".