All'assemblea Nazionale, il segretario di Azione rilancia il progetto con Elena Bonetti ed Ettore Rosato
Carlo Calenda ha annunciato che "oggi riparte ufficialmente il lavoro del Terzo polo con Elena Bonetti, Ettore Rosato e tanti altri che vedrete qui". Prima dell'inizio dell'Assemblea nazionale di Azione, ha poi aggiunto: "Il nostro è un posto dove le persone che vengono anche da partiti diversi possono stare insieme". Calenda ha poi spiegato che "con Renzi abbiamo già chiuso da maggio, per scelte sua. Non andremo alle Europee con Italia Viva, ci rivolgeremo ad altri partiti e movimenti che fanno parte dell'Alde, cioè i liberali europei".
"Noi facciamo la nostra Assemblea nazionale, che rappresenta anche un punto di contatto con esponenti della maggioranza e delle altre opposizioni. È il lavoro che facciamo sempre: cercare di far sedere intorno a un tavolo a parlare di problemi concreti, dal salario minimo alla sanità, perché la politica non può essere solo rumore di uno contro gli altri", ha aggiunto Calenda.
Riguardo al gruppo parlamentare con Italia viva, il leader di Azione ha detto che ora "la palla passa alla giunta per il regolamento", visto che la questione politica sarebbe risolta da molti mesi. "Il rapporto politico con Iv è già sciolto, ma non lo è l'esigenza di costruire una forza tranquilla, pragmatica, radicalmente riformatrice, che superi gli steccati dalla seconda Repubblica".
La posizione di Azione sulle riforme è molto chiara. Il partito chiede il rafforzamento dei poteri del Premier, con la possibilità di nominare e revocare i ministri, ma non per la sua elezione diretta, "perché squilibra completamente i rapporti con il presidente della Repubblica".
Sulla questione Medioriente, il segretario di Azione pensa che le piazze non siano il luogo adatto per affrontare la crisi, perché "spesso squilibrate e divise": "L'opposizione non si fa in piazza, si fa in Parlamento. Ieri abbiamo avuto l'ennesima riunione con il PD e le altre opposizioni sulla sanità, quella è l'opposizione. La presidente Meloni ha già fallito, ma il campo largo non è l'alternativa".