A "Stasera Italia" il deputato del Pd racconta della manifestazione sovranista alla quale è andato, il negato confronto con il vicepremier leghista
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"Nella tana del lupo? Non esageriamo, è più lupacchiotto. Questo fatto per cui c'è la bestia, il lupo... onestamente il problema mi sembra opposto, ovvero che c'è poco spessore. Detto questo, le persone che ho incontrato sono cittadini italiani che hanno le loro idee e con le quali ho avuto scambi civili".
Risponde così alle domande dei giornalisti Carlo Calenda, un "marziano" nella piazza della Lega a Milano dove si è svolta la manifestazione sovranista. Il vicepremier Matteo Salvini aveva pubblicato sui social una provocazione nella quale dichiarava che il deputato del Pd non ci sarebbe stato, invece Calenda non solo si è presentato ma è stato anche ben accolto dal popolo della Lega.
L'ex ministro dello sviluppo economico, prima del governo Renzi e poi Gentiloni, ha ricevuto i complimenti di molti, che hanno apprezzato il suo coraggio nel presentarsi. L'unico rimpianto è essere stato interdetto dal palco.
"Non potevo certo pretenderlo, è un loro comizio. Ho solo offerto a Salvini la possibilità di avere un confronto nella migliore delle situazioni per lui, cioè davanti alle sue persone. Non l'ha voluto accettare, non posso pretenderlo né mi permetterei mai di farlo, quello che però posso pretendere è essere libero di andare dove voglio nel mio Paese. Non ho mai paura dei cittadini - aggiunge alla provocazione ironica della giornalista di "Stasera Italia" sul rischio di diventare un po' leghista - anche quando la pensano diversamente, soprattutto in quel caso".