Secondo la segreteria dem, "i problemi non sono le amicizie ma con chi costruire alleanze strategiche per ottenere risultati per l'Italia". Il leader M5s: "Il premier si batta per le nomine europee, ma non scelga un parente"
"Non so a chi si riferisca Meloni quando lancia allarmismi e vittimismi. Rispetto alla sue dichiarazioni fatte ('Modi violenti della sinistra, e c'è chi evoca piazzale Loreto', ndr), mi pare che l'unica guerra nei nostri confini sia quella che state facendo ai poveri. Contro il salario minimo, il reddito di cittadinanza e contro il Sud con la legge sull'Autonomia". E' l'affondo della segretaria del Pd, Elly Schlein, nelle dichiarazioni di voto alla Camera dopo le comunicazioni della premier in vista del Consiglio europeo. Si è espresso in Aula contro il presidente del Consiglio anche Giuseppe Conte. Il leader M5s, in riferimento alle parole rivolte da Meloni ai suoi ministri ("ragà, alzateve pure voi") ha detto: "Mutuo il suo linguaggio: ragazzi svegliatevi in Ue".
Secondo la segreteria dem, "i problemi non sono le amicizie ma con chi costruire alleanze strategiche per ottenere risultati per l'Italia, il problema è il rischio dell'isolamento del nostro paese che vuol dire non contare, con buona pace delle passerelle del G7". E poi l'invito: "Meloni porti in Europa le priorità del nostro paese anziché quelle della sua famiglia politica, due cose che sono in aperta contraddizione. Noi vogliamo un'Europa degli investimenti comuni, investimenti che si chiudono sotto la spinta dei nazionalisti vostri alleati".
Rivolgendosi direttamente a Meloni, Schlein ha detto: "Le ho sentito dire che non vuole inciuci con la sinistra. Non si preoccupi, presidente Meloni. Questa sinistra non è disponibile e non lo sarà mai".
Durante le sue dichiarazioni di voto, Conte ha detto: "A noi serve un'Ue che prenda di petto il tema delle enormi diseguaglianze che si sono aggravate enormemente" in Europa. "Noi abbiamo bisogno di un governo che scuota l'Europa, che dica che chi ha guadagnato ingiustamente extraprofitti deve restituire alle famiglie e ai giovani. Troppi lavoratori sono ancora sottopagati, addirittura scaricati davanti casa con un braccio mozzato come un sacco di immondizia".
"Presidente - ha aggiunto l'ex premier - non la invidiamo perché lei da una parte è tentata di appoggiare quella sinistra con cui ha detto di non voler fare inciuci e dall'altra di essere per una volta coerente, ma ininfluente nel nuovo governo europeo. Bel dilemma, Meloni incoerente o ininfluente".
"Il leader M5s ha quindi fatto un "appello" a Meloni: "Recuperi l'immagine dell'Italia, imparate ad amare il tricolore, non a sventolarlo nelle dirette social. Vada in Europa con forza a prendersi un posto di prestigio nella Commissione. Visto che si tratta di un incarico di prestigio, non lo affidiamo a un parente. Per una volta applichiamo il principio di meritocrazia".