"Basta atti discriminatori"

Cani per ciechi anche nei mezzi di trasporto e luoghi pubblici: in Manovra 2025 inserite le prime misure

Soddisfatta la prima firmataria e deputata di Noi Moderati, Michela Vittoria Brambilla: "Sono state recepite quasi tutte le previsioni della mia proposta di legge. Fino a 5mila euro per chi non rispetterà il libero accesso"

24 Ott 2024 - 09:10
La deputata di Noi Moderati Michela Vittoria Brambilla © Ansa

La deputata di Noi Moderati Michela Vittoria Brambilla © Ansa

Per ciechi e disabili, l'accesso con cani guida e d'assistenza ai mezzi di trasporto e in tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico finora non era sempre garantito. Solo due mesi fa, per esempio, a Roma un tassista ha rifiutato di far salire a bordo della sua auto due non vedenti a causa del cane. Ora, una proposta di legge incardinata alla Camera potrebbe cambiare la situazione, estendendo campo di applicazione e tutele per l'accesso con i cani di guida e d'assistenza. "Con la Manovra - ha spiegato la prima firmataria e deputata di Noi Moderati, Michela Vittoria Brambilla - sono state recepite quasi tutte le previsioni della mia proposta di legge, quindi si estenderà il libero accesso alle persone accompagnate dal proprio cane di assistenza nei luoghi pubblici, nei luoghi aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto pubblico, non solo alle persone ipovedenti ma a tutte quelle affette da disabilità di vario genere, che hanno bisogno della compagnia di un cane d'assistenza".

"Sanzioni da 5mila euro per chi non adotterà la norma"

 "Inoltre - ha aggiunto Brambilla - è stato stanziato un milione di euro per il trasporto pubblico perché possa meglio accogliere questi animali e 400mila euro per il registro che andrà a tenere i cani d'assistenza schedati. Infine nella proposta di legge a mia prima firma sono state raddoppiate le sanzioni per chi non lascerà il libero accesso a questi cani d'assistenza, arriveremo a 5.000 euro di sanzione per chi non adotterà la norma, cosa che dovrebbe essere dettata dal buon senso e dalla civiltà, non da una legge".

"Non vogliamo più sentir parlare di atti discriminatori"

 "Non vogliamo più sentir parlare di atti discriminatori diretti o indiretti. Occorrono anche sanzioni più severe, ha dichiarato poi al Corriere della Sera -. Questo stato di cose è inaccettabile, occorre finalmente, e il governo l’ha capito, dare all’Italia una normativa nazionale generale, fondamentale per garantire ai proprietari di muoversi in piena libertà, senza ostacoli, e di ottenere servizi oggi negati".

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