A FAVORE DELLA PROPOSTA DELLA VEDOVA

Cannabis,Cantone:ok legalizzazione intelligente,evita danni peggiori

Il presidente dell'Autorità anticorruzione: "Fino a poco tempo fa ero contrario, adesso ho un po' cambiato posizione: la vendita controllata ha senso". Ministro: "Non alzare la bandiera bianca"

18 Ago 2016 - 16:53

"Una legalizzazione intelligente della cannabis può evitare danni peggiori per i ragazzi, che non entrerebbero in contatto con ambienti della criminalità". Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, esprimendosi a favore della proposta di legge del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. Cantone è comunque contrario ad una legalizzazione totale: "Il proibizionismo sulle droghe pesanti è giusto".

"Fino a poco tempo fa - ha spiegato Cantone - ero assolutamente contrario all'idea della legalizzazione perché non mi convincevano gran parte degli argomenti, che servisse cioè per sconfiggere la criminalità organizzata, perché le droghe leggere sono una parte insignificante degli utili della criminalità organizzata, o che servisse per evitare una serie di problemi di salute dei ragazzi. Adesso ho un po' cambiato posizione".

"Questo - ha aggiunto - mi porta ad essere molto più laico. Le droghe leggere rappresentano introiti insignificanti per la mafia, e credo che le droghe pesanti che rendono soldi non si potranno mai legalizzare. Ma c'è questo argomento, evitare contatti di giovani con ambienti della criminalità organizzata, e l'altro aspetto è che droghe leggere controllate probabilmente evitano interventi chimici che stanno portando anche alla tendenza all'assuefazione o al vizio. Questi due argomenti oggi mi fanno essere per molti aspetti favorevole. Con una vendita controllata e quindi in qualche modo limitata" questi argomenti "potrebbero dare un senso alla proposta".

Non è d'accordo il ministro per gli Affari regionali: "Non alzare bandiera bianca" - Non è dello stesso parere il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa: "I magistrati, dall'alto della loro esperienza e della loro conoscenza delle dinamiche legate allo spaccio della droga, non alzino bandiera bianca". "La statalizzazione dello spaccio - ha affermato - rappresenterebbe un messaggio di debolezza nei confronti della criminalità (non siamo riusciti nel contrasto, ci arrendiamo) e delle famiglie che oggi vivono un'ansia che non è solo economica, ma anche educativa. Si lavori senza indugio, piuttosto, a migliorare la lotta allo spaccio. Ogni suggerimento normativo sarà utile".

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