Il provvedimento, passato con 162 sì, 39 no e un astenuto, ha l'obiettivo di ridurre il sovraffollamento in cella dopo la condanna della Corte Ue
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Il Senato conferma la fiducia al governo sul decreto legge carceri con 162 sì, 39 no e un astenuto. Il dl risulta dunque definitivamente convertito in legge. Si tratta della diciassettesima fiducia dell'esecutivo guidato da Matteo Renzi. Il provvedimento ha l'obiettivo di ridurre il sovraffollamento in cella dopo la condanna della Corte europea contro l'Italia.
Il decreto prevede indennizzi ai detenuti sottoposti a trattamento inumano, stretta sulle misure cautelari, più magistrati di sorveglianza e più agenti penitenziari. Tra le norme, anche interventi sul carcere minorile. Dura l'opposizione della Lega al decreto. I senatori del Carroccio si sono presentati per protestare davanti ai cronisti con uno striscione con su scritto "Renzi sta dalla parte dei criminali" e con delle finte banconote da 8 euro.
Risarcimento ai detenuti - Sconti di pena o soldi ai detenuti reclusi in "condizioni inumane". Per compensare la violazione della Convenzione sui diritti dell'uomo, se la pena è ancora da espiare e' previsto un abbuono di un giorno ogni dieci passati in celle sovraffollate. A chi è già fuori andranno invece 8 euro per ogni giornata in cui si è subito la reclusione in condizioni disumane. La richiesta, in questo caso, va fatta entro 6 mesi dalla fine della detenzione. Da qui al 2016 per i risarcimenti saranno disponibili 20,3 milioni di euro.
Stretta su carcere preventivo - Divieto di custodia cautelare in carcere in caso di pena non superiore ai 3 anni. In altri termini, se il giudice ritiene che all'esito del giudizio la pena irrogata non sarà superiore ai 3 anni, per esigenze cautelari potrà applicare solo gli arresti domiciliari. La norma non vale però per i delitti ad elevata pericolosità sociale (tra cui mafia e terrorismo, rapina ed estorsione, furto in abitazione, stalking e maltrattamenti in famiglia) e in mancanza di un luogo idoneo per i domiciliari. Viene ribadito invece il divieto assoluto (norma già esistente) del carcere preventivo e dei domiciliari nei processi destinati a chiudersi con la sospensione condizionale della pena. Chi trasgredisce ai domiciliari, peraltro, va in carcere.
Benefici minori a under 25 - Le norme di favore previste dal diritto minorile sui provvedimenti restrittivi si estendono a chi non ha ancora 25 anni (anziché 21 come oggi). In sostanza, se un ragazzo deve espiare la pena dopo aver compiuto i 18 anni ma per un reato commesso da minorenne, l'esecuzione di pene detentive e alternative o misure cautelari sara' disciplinata dal procedimento minorile e affidata al personale dei servizi minorili fino ai 25 anni. Sempre che il giudice, pur tenendo conto delle finalità rieducative, non lo ritenga socialmente pericoloso.
Ai domiciliari senza scorta - A meno che non prevalgano esigenze processuali o di sicurezza, l'imputato che lascia il carcere per i domiciliari vi si recherà senza accompagnamento delle forze dell'ordine. Più magistrati di sorveglianza - Qualora l'organico sia scoperto di oltre il 20% dei posti, il Csm in via eccezionale (riguarda solo i vincitori del concorso bandito nel 2011) destinerà alla magistratura di sorveglianza anche i giudici di prima nomina. E' anticipata al 31 luglio la scadenza del commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria.
Più agenti penitenziari - Cresce di 204 unità l'organico della polizia penitenziaria, con un saldo finale che vedrà meno ispettori e più agenti. Giro di vite su comandi e distacchi del personale Dap presso altri ministeri o amministrazioni pubbliche: per due anni saranno vietati.