La misura per incrementare la disponibilità di nuovi posti letto
Mentre cresce la polemica sul caro affitti, Palazzo Chigi sblocca i 660 milioni previsti dal 2022 per gli alloggi universitari. Il Consiglio dei ministri ha infatti autorizzato la presentazione di un emendamento per "confermare l'immediata operatività delle misure che destinano 660 milioni di euro all'acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore". L'emendamento arriva dopo una "interlocuzione con la Commissione europea che ha consentito di escludere la natura di aiuti di Stato" di questi interventi.
Il primo emendamento riguarda le misure di incentivazione al cosiddetto housing universitario introdotte dall'articolo 25 del decreto - legge n. 144 del 2022 ed è "finalizzato ad allineare il testo normativo agli esiti delle interlocuzioni con la Commissione europea, che hanno consentito di escluderne la natura di aiuto di Stato. L'emendamento conferma, anche a livello legislativo, l`immediata operatività delle citate misure che destinano 660 milioni di euro all'acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore".
L'intervento del governo arriva dopo la plateale protesta di una 23enne, di Alzano Lombardo (Bergamo), studentessa al Politecnico di Milano. La giovane si è accampata davanti all'istituto universitario per protestare contro "gli affitti insostenibili".
"Insisteremo per maggiori risorse per il diritto allo studio. Servono maggiori alloggi pubblici per studentesse e studenti. Adesso con il Pnrr la questione qual è, che la parte di studentati per fare nuovi posti letto pubblici procede un po' a rilento, mentre anche le risorse annunciate oggi dal governo vanno più verso le realtà private, quindi non diventano strutturali. Bisogna stabilire criteri chiari su come usiamo le risorse del Pnrr affinché siano soluzioni strutturali". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha incontrato gli studenti all'Università La Sapienza di Roma in protesta contro il caro affitti.
"La politica deve smetterla di parlare di giovani fannulloni, che non vogliono assumersi le loro responsabilità. Oggi all'Università La Sapienza ho incontrato ragazze e ragazzi che chiedono interventi immediati contro il caro-affitti, studenti che chiedono un futuro solido fatto di diritti e welfare, non di paghe da fame e di nuova precarietà e tagli promossi dal Governo Meloni". Lo scrive sui social il presidente del M5s, Giuseppe Conte. "E cosi', mentre il Paese discute di denatalità e inverno demografico, la protesta coraggiosa di questi ragazzi spazza via la vuota retorica e pone il diritto all'abitare come primo passo per una piena autonomia. Li abbiamo ascoltati e continueremo a farlo. Intanto abbiamo condiviso alcune proposte utili a dare forza al loro futuro".