EUROPEE 2014

Casaleggio: "Io e Beppe non siamo eterni, il M5S camminerà da solo"

Il co-fondatore del movimento spiega in un'intervista: "Se vincessimo le Europee, la prima cosa da fare sarebbe cambiare il Capo dello Stato e subito le elezioni". Dato che il Parlamento da un punto di vista costituzionale non "rappresenterebbe la volontà popolare"

18 Mag 2014 - 18:45
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Il M5S dipende ancora troppo dai suoi due leader, ma presto camminerà da solo. Lo ha affermato Gianroberto Casaleggio: "Ci vorrà un minimo di tempo per una struttura autonoma ma io e Grillo non siamo eterni e oggi si può parlare di un gruppo di persone che può sostenere il movimento", ha affermato. Prima o poi i grillini quindi faranno "a meno di me e Grillo e speriamo che la maggioranza degli italiani sia con il M5S".

"Se vincessimo, fuori Napolitano ed elezioni" - Il piano del Movimento 5 Stelle è chiaro. "Se vincessimo alle Europee - spiega Casaleggio - il giorno dopo chiederemmo un nuovo presidente della Repubblica e chiederemmo al nuovo presidente di indire le elezioni politiche. L'attuale Parlamento dal punto di vista costituzionale e di rappresentanza della volontà popolare non avrebbe legittimità". Finché non abbiamo la maggioranza non possiamo" far cadere il governo, ma "confido nella ragionevolezza e nell'intelligenza delle Istituzioni perché non si può paralizzare il Paese perché non si vuole il cambiamento".

"Abbiamo già una squadra di governo" -
"Se si andrà alle politiche, non diremo vota il M5S, diremo vota il M5S con questa squadra di governo. I cittadini non voteranno il premier o il movimento, ma la squadra di governo", ha poi detto. "Nel movimento ci sono molte persone che potrebbero ricoprire incarichi di governo. Faremo una valutazione attraverso la rete", per "competenza, onestà e trasparenza", spiega il "guru" del movimento.

"Legge elettorale pronta, Renzi debole" -
Sulla legge elettorale, il M5S ha la sua e la "presenterà - spiega Casaleggio - prima delle elezioni Europee". Si tratta di una legge "costruita in rete con 4-5 mesi di discussioni". Renzi ne uscirebbe invece indebolito? Per il co-leader del movimento "il premier è già debole: Renzi sta catalizzando il pensiero complesso che deriva dal Pci, da Berlinguer, Togliatti, in 80 euro. Se Renzi perderà uscirà perciò dallo scenario politico", ribadisce.

"Cosa fare per la ripresa? Partire dalle Pmi" - "Il problema fondamentale per Italia è quello di aiutare le Pmi a svilupparsi e a fare concorrenza internazionale. Qualsiasi azione si debba fare" in politica economica deve essere finalizzata "ad piano rilancio per le piccole e medie imprese".

"Mai riconosciuto in alcun partito" - "Io non ho avuto simpatie politiche di nessun tipo, ho votato di solito in base al programma" e "ho votato a tutti i referendum", ha poi spiegato Casaleggio. Rispondendo alla domanda su chi avesse votato prima del M5S. "Non mi sono mai riconosciuto in nessun partito, ho votato chi portava avanti argomenti per me prioritari", come "il no al nucleare".

"Il M5S è nato il giorno di San Francesco" -Il M5S è nato "il 4 ottobre per metterci sotto la protezione di San Francesco", ha poi aggiunto. "Io fatto le scuole cattoliche e apprezzo alcune figure e tra queste San Francesco", ha concluso.

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