Il comune lecchese il 26 maggio eleggerà il primo cittadino: a sfidarsi due candidati con lo stesso cognome, Giovanni e Antonio. Secondo i rumors il primo, leghista, sarebbe sostenuto anche dal Pd, ma i Dem smentiscono con una nota ufficiale
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Il 26 maggio oltre ad essere la data delle elezioni europee, è anche il giorno in cui 3.600 comuni rinnoveranno la propria amministrazione. Tra questi c'è anche Casargo, in provincia di Lecco, dove la poltrona per il sindaco si gioca tra due persone che hanno lo stesso cognome: Pasquini Antonio Leonardo, candidato nella lista civica "Valore Casargo" e Pasquini Giovanni, che corre nella lista civica "Uniti per Casargo". Una candidatura passata alle cronache locali non per il caso di omonimia ma per una insolita amicizia: dietro la lista di Giovanni ci sarebbe stato un accordo tra Pd e Lega con la regia del sindaco uscente Pina Scarpa. Indiscrezioni però subito smentite da una nota del Partito democratico locale.
Giovanni Pasquini, originario di Narro, abita a Lecco, è segretario uscente della sezione della Lega di Oggiono. Antonio Pasquini invece, è un politico già conosciuto a Casargo: consigliere nella vicina Crandola, attivo sul territorio. Rumors raccontano che da tempo Antonio e la sindaca Scarpa del Pd, siano in fortissimo contrasto e per questo la sua rivale, non potendo più candidarsi, abbia voluto fargli una sorta di sgambetto sostenendo con i suoi consiglieri la lista del leghista. Ma le voci sono state smentite dagli stessi democratici, con una nota ufficiale del partito: "In merito a quanto riportato negli ultimi giorni da alcune testate giornalistiche locali - si legge - relativamente alle elezioni amministrative di Casargo, il Partito Democratico della Provincia di Lecco precisa che non esiste, né potrà mai esistere, alcun accordo tra Pd e Lega, dal quale è diviso dalla più profonda distanza politica e valoriale a tutti i livelli, da Bruxelles alla Valsassina. Il Pd lecchese rispetta le scelte e l'autonomia delle liste civiche, autentiche e libere espressioni dei territori, e non intende prestare il fianco a chi diffonde notizie fuorvianti e tendenziose pur di nascondere le difficoltà della propria campagna elettorale".