L'Associazione magistrati risponde al premier Meloni secondo cui la scarcerazione sarebbe avvenuta "non per scelta del governo ma su disposizione della magistratura"
Il generale libico Almasri Habish "è stato liberato" per "scelta politica" e "per inerzia del ministro della Giustizia" Carlo Nordio. Così la Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati replica, in una nota, alle parole pronunciate sabato dal premier Giorgia Meloni secondo cui "Almasri è stato liberato, non per scelta del governo, ma su disposizione della magistratura". Per l'Anm, invece, "Nordio avrebbe potuto - perché notiziato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla Corte d'appello di Roma il 20 gennaio -, e dovuto, per rispetto degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare in vista della consegna alla Corte penale internazionale che aveva spiccato, nei suoi confronti, mandato di cattura per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga".
"Almasri - conclude l'Associazione nazionale magistrati - è stato liberato, e, seppur indagato per atroci crimini, riaccompagnato con volo di Stato in Libia. Tanto va detto per amor di verità".