"Non siamo disponibili a riprendere i lavori d'Aula se non ci sarà una risposta adeguata alla richiesta di un'informativa del governo", ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga. M5s: "Ostruzionismo ma nessun Aventino"
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Le opposizioni chiedono chiarimenti al governo sul caso Almarsi, il generale libico arrestato in Italia il 19 gennaio e poi scarcerato e rimpatriato. Il leader del M5s Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni di Avs, Chiara Braga del Pd, Roberto Giachetti di Iv e Benedetto Della Vedova di +E hanno chiesto, in avvio dei lavori dell'Aula della Camera, che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni riferisca subito in Parlamento. "Ribadisco la richiesta a nome del Pd per avere una informativa immediata. A fronte della diserzione di due ministri della Repubblica, sono stati sospesi i lavori di quest'Aula", ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga. M5s: "Nessun Aventino".
"Non siamo disponibili a riprendere i lavori d'Aula se non ci sarà una risposta adeguata alla richiesta, che ribadiamo, di un'informativa del governo sul caso Almasri. Chiediamo che di questo tema si parli qui in Parlamento", ha aggiunto la presidente dei deputati Pd, associandosi alla richiesta fatta dal leader M5s Giuseppe Conte in apertura di seduta.
"Non possiamo accettare un minuto di più il silenzio in quest'Aula e la mortificazione del Parlamento. Non c'è nessuna ragione per cui Meloni o i ministri competenti non vengano a riferire. Ci aspettiamo che questa reticenza non duri un minuto di più e che Meloni venga a riferire", ha sottolineato.
Mentre l'Aula della Camera ha iniziato la discussione generale del dl Cultura, i deputati del M5s si sono iscritti in massa a parlare: 36 parlamentari (37 considerando l'intervento iniziale di Conte). Obiettivo dei pentastellati è tenere alta l'attenzione sul caso Almasri, accanto ai temi culturali. Parallelamente, il Movimento farà un'iniziativa social con l'hashtag #qualecomplotto. L'ex premier Conte è stato il primo tra gli esponenti di opposizione a chiedere che Meloni riferisca in Aula sul caso del generale libico.
Fonti del M5s, interrogate sulla "staffetta" andata in scena Montecitorio, hanno spiegato che questo è solo "l'inizio di ciò che accadrà se Meloni dovesse continuare a scappare" dalla responsabilità di "rendere conto ai cittadini" e chiarire sul caso. E aggiungono: "Se la maggioranza e il governo dovessero scegliere di rifugiarsi dietro il ministro Ciriani, noi ci alzeremo e ce ne andremo". Dunque sarà "ostruzionismo duro", dicono, mentre "grande perplessità" viene espressa tra i pentastellati sulla possibilità dello stop ai lavori d'Aula paventato dal Pd. "L'Aventino - dicono - è un'ipotesi che noi riteniamo poco fattibile".