TONI ACCESI

Caso Bersani nel Pd, ancora scontro nel partito dopo la Leopolda

Speranza parla di "arroganza del potere". La Serracchiani invita ad evitare "le polemiche fuori luogo, Renzi non caccia nessuno". Orfini: "No a strumentalizzazioni, c'è bisogno di tutti"

07 Nov 2016 - 16:39

Le parole di Bersani sulla Leopolda ("che amarezza i cori fuori fuori") hanno lasciato il segno all'interno del Pd. Rincara la dose Roberto Speranza, per il quale "le urla contro la minoranza Pd danno l'idea dell'arroganza del potere". "Bersani lavori per l'unità ed eviti le polemiche fuori luogo, Renzi non caccia nessuno", è il richiamo di Debora Serracchiani. E per il presidente Pd, Orfini: "Siamo una grande comunità, no a strumentalizzazioni".

Guerini: "Bersani crea sconcerto nei nostri elettori" - "Mi sembra una posizione molto strumentale. Bersani ha votato la riforma in tutte le sue letture, vedere un cambio di opinione crea sconcerto nel nostro elettorato e nella base", commenta il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini. "In questi giorni abbiamo lavorato per trovare un'intesa sulla legge elettorale, e mentre lo facevamo tutti i giorni fioccavano dichiarazioni che puntavano a sabotare questo tentativo. Credo che bisognerebbe misurare le parole", aggiunge.

Serracchiani: "Maggior compostezza da chi è stato segretario" - "Bersani non stravolga la realtà ed eviti polemiche fuori luogo: Renzi non ha mai detto 'fuori' a nessuno". Così il vicesegretario del Pd Serracchiani. "Da chi è stato segretario del nostro partito - sottolinea - ci aspettiamo compostezza e proporzione anche nella dialettica più aspra. Chi ha ricoperto alte cariche ha il compito di rappresentare sempre al meglio il partito. Nel Pd si lavora e si dovrebbe sempre lavorare per l'unità, mai per dividere. L'auspicio è che questo intento sia saldamente condiviso, anche in queste ore, da Bersani".

Orfini: "C'è spazio e bisogno di tutti, ma serve rispetto" - Chi prova a stemperare i toni è Matteo Orfini. "Siamo il Pd, c'è spazio e bisogno di tutti. Siamo una grande comunità che non deve mai perdere di vista il valore del confronto e dello stare insieme. E il rispetto reciproco. Ma rispettarsi significa anche non strumentalizzare l'errore di pochi trasformandolo in altro. Nè il segretario né altri dal palco hanno detto nulla di simile e anzi hanno giustamente invitato a evitare lo scontro e a concentrarsi sul merito", dice il presidente dell'Assemblea nazionale del Pd.

Speranza: "Non esco dal Pd neanche con le cannonate" - "Io scommetto che rimarremo insieme", afferma il leader di Sinistra Riformista, Roberto Speranza. "Qualunque sia l'esito referendum io lavorerò per il Pd. Non esco dal partito neppure con le cannonate. Voglio lavorare per costruire nel Pd un'alternativa. Io dico facciamo il centrosinistra o pensiamo che l'accordo con Verdini e Alfano è per sempre".

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