Speciale Caso Sangiuliano Boccia: ecco cosa è successo
"mai un euro dal ministero per l'imprenditrice"

Caso Boccia, Sangiuliano: "Ho presentato le dimissioni al premier, respinte"

Il ministro ha sottolineato di essere "assolutamente non ricattabile", spiegando che "lo sei solo se hai usato denaro pubblico". Maria Rosaria Boccia: "Iniziamo a dire bugie"

06 Set 2024 - 11:25

Sul caso Maria Rosaria Boccia "ho presentato le mie dimissioni al premier ma le ha respinte". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervistato dal Tg1. Sangiuliano ha mostrato quindi i suoi pagamenti, assicurando che "mai un euro dal ministero è andato" all'imprenditrice. Maria Rosaria Boccia ha quindi commentato a caldo l'intervista del ministro. "Iniziamo a dire bugie! Su questo terreno non sono ricattabile....", così su Instagram.

"Non sono ricattabile"

  "Mi pesa parlare di questo. È un rapporto personale affettivo", ha detto il ministro della Cultura sul suo rapporto con Maria Rosaria Boccia. Sangiuliano ha sottolineato di essere "assolutamente non ricattabile", spiegando che "lo sei solo se hai usato denaro pubblico". "Mai un euro è stato speso per la dottoressa Boccia, ho pagato tutto io", ha ribadito il ministro. "Io l'ho fatta accedere ai miei dati bancari, ha potuto vedere con i suoi occhi", ha detto ancora prima di mostrare i biglietti del treno per Milano e dell'aereo per Taormina, presi insieme a Boccia. "Sono stati pagati da me - ha precisato -, con la carta credito che fa riferimento al mio conto personale".

La mancata nomina

  "È nata un'amicizia personale e sono state riscontrate doti organizzative e per questo volevo nominarla consigliere a titolo gratuito. Da rapporto di amicizia, la relazione è diventata affettiva e sentimentale e dopo aver portato avanti l'ipotesi di nomina, ho consultato amici legali e il capo di gabinetto che mi hanno detto che tutto ciò poteva configurare un conflitto di interessi".

Il ministro ha spiegato di aver quindi "mandato una mail al capo di gabinetto nella quale lo invitavo a interrompere il percorso di nomina per il potenziale conflitto di interessi: non solo per il rapporto sentimentale, ma anche per altri rilievi circa la sua partecipazione a suoi eventi che potevano entrare in conflitto con i nostri. La nomina si perfeziona con l'invio all'Ufficio del bilancio che non è mai avvenuto. Non esiste un protocollo, anche il contratto che lei potrebbe esibire non è stato controfirmato, la procedura è stata interrotta, ma questo è successo di frequente in questo governo e altri".

"Sul G7 mai violati documenti riservati"

  "Sono stati violati documenti riservati del G7?", si chiede durante l'intervista. "Assolutamente no! Del G7 sono stati diffusi aspetti marginali, ma nessun documento classificato o riservato". "Dopo l'intervento del premier da Del Debbio lei ha postato dei documenti che a noi sembrano il programma dell'evento, orari di ingresso o del pranzo. È solo un programma che per altro era già stato pubblicato da La Repubblica online" ha aggiunto. 

Sangiuliano in lacrime: "Chiedo scusa a mia moglie e Meloni"

   "La prima persona a cui devo chiedere scusa, perché è una persona eccezionale, è mia moglie. Chiedo scusa a Meloni per l'imbarazzo procurato a lei e al governo. Chiedo scusa ai miei collaboratori che si sono trovati coinvolti nella vicenda", ha quindi detto, con le lacrime agli occhi, il ministro della Cultura.

Pd: "Da Sangiuliano autoassoluzione in diretta, subito in Parlamento"

  "Siamo all'autoassoluzione in diretta tv. Con il principale tg del servizio pubblico televisivo utilizzato per finalità personali. Aspettiamo il ministro Sangiuliano in Parlamento per illustrare i dettagli di questa torbida vicenda che lo riguarda e che sta imbarazzando l`intero governo". È duro il commento della capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.

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