Grillo capofila

Caso Charlie Gard, la politica italiana si schiera contro lo stop alle cure

Si infiamma anche nel Belpaese il dibattito sulla vicenda del bimbo inglese di 10 mesi affetto da una grave malattia, al quale verranno spente le macchine su decisione della Corte europea dei diritti umani. Grillo capofila di chi contesta la sentenza

30 Giu 2017 - 16:25
 © lapresse

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La politica italiana si schiera con Chris Gard e Connie Yates, i genitori del piccolo Charlie, il bimbo britannico di 10 mesi al quale verranno spente le macchine che lo tengono in vita. Sul suo blog il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo accusa l'Europa "di essere senz'anima", perché davanti alla sentenza della Corte europea dei diritti umani che ha dato l'ok all'interruzione delle terapie, si è comportata peggio di "Ponzio Pilato". "E' incredibile, significa che tutta la Ue non ha da dire nulla, in più oppure in meno, riguardo una questione così atrocemente fondamentale", si legge nel blog. E sull'argomento arrivano gli interventi dei rappresentanti di altri schieramenti.

Il post di Grillo sul caso Charlie apre anche un dibattito interno Il post di Beppe Grillo a difesa della vita di Charlie Gard e sull'attacco dell'Ue apre il dibattito anche tra gli iscritti al Movimento 5 Stelle. "Avere la risposta in tasca per situazioni come queste è arrogante in ogni caso, ma la vita va salvaguardata senza dubbio", si legge sul blog in cui si sottolinea come ogni speranza sia stata negata da un'Europa "senz'anima". Qualcuno dei commentatori plaude, qualcun altro invece è molto critico a testimonianza che l'argomento fine vita continua a dividere l'elettorato pentastellato.

Renzi: "Ho più domande che risposte" "Non riesco a togliermi dalla testa il pensiero del piccolo Charlie - scrive il segretario del Pd Matteo Renzi su Facebook sul caso Charlie. - Mi fanno paura i social quando diventano curve da tifoseria con persone che sparano certezze e urlano, non cerco facili like. Ma condivido uno stato d'animo, più che uno status: il dolore di quei genitori e di quel bambino mi rimbomba in testa continuamente. Mi sembra insopportabile per noi, figuriamoci per quella povera famiglia che vive queste ore così. Perché la Corte Europea dei diritti umani (diritti?) non ha concesso la cura sperimentale in America? Perché non consentire alla scienza un ultimo tentativo? Facciamo proteste ovunque per qualsiasi cucciolo, e facciamo bene. E un piccolo cucciolo d'uomo non valeva un'attenzione diversa delle autorità europee? Per una volta ho più domande che risposte...".

Salvini: "E' omicidio" "Volevamo portarlo a casa, fargli l'ultimo bagnetto e avvolgerlo in lenzuola in cui non aveva mai dormito... Volevamo morisse a casa sua, tra l'affetto di genitori, parenti e amici, non ce l'hanno permesso..." Ma come si fa??? È un omicidio. Da papà, un bacio al piccolo Charlie e un abbraccio fortissimo ai suoi coraggiosi genitori". Le parole affidate a Facebook del leader della Lega Nord Matteo Salvini.

De Poli (Udc): "Europa non rinneghi radici cristiane" "Lasciare morire il piccolo Charlie, affetto da una malattia rara e ricoverato in un ospedale a Londra, è un atto inumano. E' gravissimo che la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo abbia avallato la decisione di staccare la spina. L'Europa non rinneghi le proprie radici cristiane e ascolti l'appello di monsignor Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, difendendo il valore della vita in cui noi crediamo fermamente". Così sulla sua pagina Facebook il vicesegretario vicario Udc, Antonio De Poli.

Fitto (Di): "Negato diritto alla vita sotto gli occhi inermi del mondo" "Assurdo! Sotto occhi inermi del mondo a Charlie viene negato diritto alla vita e calpestato diritto a una morte dignitosa #charliesfight", così il leader di Direzione Italia Raffaele Fitto.

Quagliariello a Grillo: "Allora aiutaci su testo Dat" "Beppe Grillo, testo Camera Dat permette eutanasia minori con sospensione presidi vitali. Sei contrario? Aiutaci! In Senato possiamo evitarlo". Lo scrive su Twitter Gaetano Quagliariello, leader di Idea e capogruppo di Federazione della Libertà in Senato.

Della Vedova a Grillo: "Osceno accusare l'Ue" "Il dolore dei genitori di Charlie merita un rispetto assoluto. Gli interrogativi bioetici e semplicemente umani che la vicenda solleva con il tragico contrasto tra la volontà dei genitori e la decisione dei medici e dei giudici inglesi che si sono occupati del caso, e che lo hanno fatto in scienza e coscienza, richiedono risposte diverse dai cori da stadio di chi pensa di avere certezze assolute". Lo scrive su Facebook il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore di Forza Europa. "La strumentalità degli attacchi di Grillo alla 'Ue dei banchieri' lascia invece interdetti per il grado di cinismo e spietato calcolo politico. Lo stesso vale per la definizione di 'omicidio legalizzato in Europa' usata dal capogruppo leghista al Senato, Centinaio. L'Unione Europea, Bruxelles, non ha avuto e né poteva avere alcuna voce in capitolo su di un tema demandato alle legislazioni dei Paesi membri, come ancora è la Gran Bretagna".

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