Il caso delle obbligazioni "purgate" delle informazioni necessarie ai risparmiatori arriva al governo. Vacilla la poltrona del presidente Consob. Vegas replica: pressioni da governo su notizie infondate
"Non credo che stia al governo commentare sulle istituzioni indipendenti, però degli errori gravi sono stati fatti". Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ribadisce le critiche sulla gestione della Consob circa il tema "obbligazioni". Proprio in merito alla richiesta di dimissioni di Giuseppe Vegas, avanzata dalla conduttrice di Report Milena Gabanelli, Calenda ha aggiunto: "Ha ragione". Soddisfatto il Codacons.
Vegas: pressioni governo da notizie infondate - La Consob "ha sempre operato con l'unico obiettivo di perseguire i suoi fini istituzionali, fissati dalle norme nazionali ed europee". Così il presidente dell'autorità Giuseppe Vegas in reazione alle critiche che il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, gli ha lanciato da Radio24 . "Prendo atto delle pressioni politiche esercitate nei miei confronti da alcuni esponenti di governo - afferma Vegas - sono sollecitazioni che prendono mosse da ricostruzioni mediatiche alle quali ho già replicato e ritengo di aver dimostrato l'infondatezza delle accuse".
"Presiedo un'autorità di vigilanza che il Parlamento ha voluto indipendente fin dalla sua legge istitutiva del 1974. Il Legislatore, ad oggi, ha fatto una scelta opposta rispetto a quella dello spoils system, il meccanismo che comporta l'azzeramento dei vertici amministrativi di pari passo con gli avvicendamenti politici e di governo. Consob risponde pienamente del proprio operato, come è sempre avvenuto, attraverso gli strumenti di rendicontazione che lo stesso Legislatore ha previsto, a cominciare dalla Relazione annuale al Parlamento per il tramite del governo. Risponde, anche in sede giudiziaria, di ogni delibera e di ogni scelta. Tutti i suoi atti sono pubblici, motivati e appellabili. L'Istituto ha sempre operato con l'unico obiettivo di perseguire i suoi fini istituzionali, fissati dalle norme nazionali ed europee". Così il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, ha concluso il suo intervento.
Zanetti:"Da Vegas solo autoassoluzioni" - "Bene il ministro Calenda su Consob. Adesso siamo in due, nel governo, a dire in modo esplicito che ci sono stati errori e goffe autoassoluzioni. Il punto è capire se basta o dobbiamo diventare tre, quattro o cinque. Non credo sarà un problema, ma sarebbe opportuno risparmiarlo all'Istituzione". A sottolinearlo è Enrico Zanetti, viceministro all'Economia e segretario politico di Scelta Civica.
Consumatori: a Vegas non resta che dare le dimissioni - "Dopo la dichiarazione del ministro Calenda, a Vegas non resta che dare le dimissioni, anche solo per un fatto di opportunità, per evitare di danneggiare l'immagine della Consob e preservare l'istituzione". Lo afferma Massimiliano Dona, segretario dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando le odierne esternazioni del responsabile del Mise, sull'operato del presidente della Consob. "Ora, però, anche il Governo deve fare la sua parte - prosegue Dona - intervenendo laddove le Authority hanno mancato, vietando la vendita agli sportelli delle obbligazioni subordinate e ripristinando gli scenari probabilistici. Non possiamo sempre attendere che sia l'Europa a tutelare i risparmiatori, tanto più che gli altri Paesi non truffano i loro clienti come succede in Italia, vendendo loro prodotti inadeguati al profilo di rischio".
Codacons: Vegas non ha più scelta - "Finalmente anche il Governo, dopo mesi di silenzio, scende in campo sulla questione della vigilanza in tema di obbligazioni e volta le spalle alla Consob". Lo afferma il Codacons, commentando le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. "Il Governo, dopo aver creato il pasticcio del salvataggio delle 4 banche, scarica la Consob e volta le spalle all'organismo di controllo - spiega il presidente Carlo Rienzi in una nota -. Ora Giuseppe Vegas non ha più scelta: deve dimettersi e poi rispondere nelle sedi opportune dei danni prodotti ai risparmiatori".
Le accuse di Report - La trasmissione di Rai3 aveva mostrato un documento del 2011 con cui era stata disposta l'eliminazione degli scenari probabilistici di rendimento dai prospetti relativi agli investimenti. "In pratica con tale azione - puntavano il dito Federconsumatori e Adusbef - la Consob ha negato la possibilità agli investitori di conoscere quali sono i rischi a cui vanno incontro relativamente ai propri investimenti". A loro parere invece, "se i risparmiatori di Banca Etruria o di Banca Marche avessero ricevuto tali prospetti, avrebbero saputo che esisteva un elevatissimo rischio di veder andare in fumo i propri risparmi". Si parlava infatti di un 2-3% di probabilità di guadagno a fronte di un 70% di probabilità di perdita.
Lo stesso vale per migliaia di altri risparmiatori, che avrebbero avuto "uno strumento chiaro e reale per valutare e conoscere le possibilità di perdita dei propri investimenti" affermano ancora. Le associazioni di difesa degli utenti definiscono perciò quella di Vegas "un'azione inspiegabile, immotivata" e chiedono che si dimetta.
La difesa di Vegas - mai tolte tutele a risparmiatori - Il numero uno dell'Autorità che vigila sui mercati finanziari aveva però replicato assicurando che le accuse della trasmissione erano destituite di fondamento, poiché tali disposizioni non sarebbero in realtà mai esistite. L'autrice della trasmissione Milena Gabanelli invece ha confermato e controreplicato parlando di "confusione" che "dovrebbe destare preoccupazione".
"La Consob non ha mai abrogato l'obbligo di inserire gli scenari probabilistici di rendimento nei prospetti informativi delle obbligazioni bancarie per il semplice fatto che non è mai stato introdotto, nè a livello nazionale nè a livello europeo, alcun obbligo di includere nei prospetti questa informativa", affermava Vegas in una nota ufficiale pubblicata sul sito della Consob.
La ricostruzione del presidente, però, è stata attaccata da Report, che in una controreplica sottolinea come il documento del 2009 da prendere in considerazione non sia quello scelto da Vegas, ma un altro, vale a dire il Regolamento intermediari del marzo di quell'anno firmato da Lamberto Cardia, in cui si afferma che "per illustrare il profilo di rischi o di strutture complesse, è utile che l'intermediario produca al cliente anche le risultanze di analisi di scenario di rendimenti da condursi mediante simulazioni effettuate secondo metodologie oggettive". In seguito, osserva Gabanelli, "la nota informativa inviata al Presidente Vegas dal Responsabile della Divisione Emittente il 3/5/2011 e che Report ha mostrato in trasmissione dice chiaramente che, a seguito di indicazioni impartite dallo stesso Vegas, gli uffici della Consob dovranno invitare le banche a non inserire gli scenari di probabilità nei prospetti e 'ne richiederanno l'eliminazione nel caso in cui il prospetto li dovesse comunque riportare per autonoma iniziativa del proponente'. Questo è sabotaggio delle decisioni della Commissione".